Arcobelli (CTIM e CGIE): “Governo e Parlamento insensibili agli Italiani all’estero”

“Sono deluso dall’apprendere che nella recentissima approvazione della finanziaria il Governo Italiano non abbia preso in considerazione quanto auspicato dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri, come espressamente descritto a pag. 17-18 nella Relazione_di_Governo_14_dicembre_2021 presentata durante l’Assemblea Plenaria del CGIE il 14 Dicembre scorso”: a parlare è Vincenzo Arcobelli (nella foto), presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM) e rappresentante CGIE che negli ultimi giorni ha ricevuto, da varie parti del mondo, quesiti e  lamentele nei riguardi di tutto il Governo e, in particolare, del Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio (“che sulla carta risulta anche essere il presidente del CGIE”, sottolinea Arcobelli) e del sottosegretario con la delega per gli Italiani nel Mondo,  Benedetto Della Vedova, per non aver ottenuto soluzioni ai potenziamenti di quei capitoli di bilancio che interessano le rappresentanze dei Comites (cap. 3103  invariato per il 2022), con la previsione di 1 milione di euro in meno per il 2023-2024, ed altri relativi agli Italiani all’estero. 

“Prendo atto ancora una volta – prosegue Arcobelli – delle sole parole e di una politica estremamente miope per le varie tematiche che riguardano il Sistema Italia per poter competere a livello internazionale, e quella degli  Italiani all’estero. Come reiterato durante l’ultima Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, la responsabilità di non essere stati capaci a fare inserire l’emendamento proposto che favorisse minimamente le politiche dei connazionali di oltre confine, nel decreto riguardante la legge della stabilità da poco approvata, è di tutti i partiti e di quei deputati e senatori (soprattutto gli eletti all’estero) silenti  che appartengono alla maggioranza parlamentare ed al Governo, e che non si sono battuti fino in fondo”. 

“Continuo ad assistere ad annunci propagandistici da parte di esponenti di partiti che sostengono questo Governo, quando invece nelle varie Sedi Consolari nel mondo si necessita da anni un potenziamento del personale per poter intervenire efficientemente e soddisfare il minimo dei servizi. Non più parole, ci vuole solo concretezza, soprattutto in questo periodo di continua crisi pandemica, non ferma noi operatori all’estero di guardare con più ottimismo il futuro”.

Qui sotto, l’intervento di Vincenzo Arcobelli alla  IV Conferenza Permanente Stato/Regioni/Province Autonome e CGIE