Casi di Covid-19 in netto calo, l’Italia torna a respirare e riapre: il nuovo decreto

L’Italia torna a respirare. Dopo mesi con un numero molto alto di contagi da Covid-19 e, purtroppo, di vittime, la tendenza si è invertita e proprio oggi la cabina di regia del governo guidato da Mario Draghi (nella foto) ha deciso di allentare le restrizioni. Ma andiamo con ordine.

Tre regioni (Friuli, Sardegna e Molise) si preparano ad entrare in zona bianca già a partire dal primo giugno, essendo scese sotto la soglia di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Altre tre (Liguria, Veneto e Abruzzo) saranno ‘bianche’ dal 7 giugno. Per esse – se continueranno così) cesserà del tutto il coprifuoco e resteranno in vigore le regole del distanziamento.

Complessivamente, ben sedici regioni italiane sono sotto la soglia di 100. I nuovi casi di Covid-19, del resto, nell’ultima settimana sono diminuiti del 27,8% (dalle 66.476 diagnosi del periodo 3-9 maggio si è passati alle 47.942 di quello tra il 10 e ieri, domenica 16), mentre la settimana scorsa la riduzione era stata del 19%. Per trovare numeri più bassi di quelli attuali, bisogna tornare al conteggio del 5-11 ottobre, oltre sette mesi fa. Un dato ancora più importante se si considera che il via libera alla scuola, arrivato dopo Pasqua, sembra non aver inciso, né le successive riaperture di varie attività in alcune zone. Evidentemente si iniziano a vedere gli effetti della vaccinazione.  Calati anche i ricoveri negli ospedali (dimezzati in un mese) e, finalmente, i decessi: un quinto di morti in meno in una settimana. Nell’ultima, hanno perso la vita a causa del Covid 1.323, in quelle precedenti si era arrivati a “picchi” di oltre 3.000.

Tutti dati positivi che hanno convinto il governo, oggi, ad accelerare sulle riaperture: coprifuoco spostato per tutti dalle attuali ore 22 alle ore 23 già da questo mercoledì (cioè appena il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale), con ulteriore spostamento alle ore 24 dal 7 giugno, per poi sparire definitivamente dal prossimo 21 giugno (nelle regioni bianche cesserà dal 1° giugno). Dal 1° giugno, nei bar si potrà consumare di nuovo al bancone (al chiuso) dalle 5 del mattino alle 18 e dalla stessa data si dovrebbe tornare a mangiare anche nelle sale interne dei ristorante, sia a pranzo che a cena.

Secondo una serie di scadenze, nell’arco di qualche settimana – tra la fine di maggio e gli inizi si luglio – riapriranno al pubblico anche gli eventi sportivi all’aperto (e poi anche al chiuso), le palestre e le piscine, gli impianti di risalita in montagna, i centri culturali e ricreativi, mentre resteranno chiuse le discoteche. Via libera, infine, a feste (battesimi, lauree, etc.) e matrimoni, dal 15 giugno, ma sarà necessario presentare un ‘pass’ che attesti di essere stati vaccinati, di essere guariti dal Covid recentemente (e quindi di essere ancora immuni) o di aver effettuato un tampone anti-coronavirus risultato negativo.