“La Cucina ai Tempi di Dante” con il Comitato Italiano per il Patrimonio e la Cultura di New York

NEW YORK – L’eredità di Dante Alighieri (1265–1321) è stata commemorata il 14 settembre, data della sua morte nel 1321, con due grandi eventi a New York, continuando le celebrazioni del “Dante 700”. Il sole ha brillato intensamente sulla statua di Dante al Lincoln Center di New York City per la ridedicazione della scultura in bronzo, la più grande nelle dimensioni realizzata da Ettore Ximenes, raffigurante il grande poeta e filosofo, autore della Divina Commedia. La scultura è alta più di 25 piedi, una figura imponente che si addice a Dante e al suo monumentale contributo all’umanità.

Il Commissario per i Parchi di Manhattan William Castro ha ospitato la cerimonia della Ridedicazione del Monumento Dante Alighieri recentemente restaurato nel centenario della dedicazione iniziale della Statua di Dante nel Parco Dante, ribattezzato per lui quel giorno del 1921, finanziato da Carlo Barsotti, editore de Il Progresso Italo-Americano, e dagli italoamericani di New York, che quell’anno hanno commemorato il 600° anniversario della morte del poeta epico. La Ridedicazione del 2021 segna anche il 700° anniversario della morte di Dante. In evidenza c’era il lavoro qualificato del personale di conservazione dei parchi di New York, degli apprendisti e del City Cleanup Corps.

Il programma includeva la presenza dei funzionari della città, del Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele, di studiosi di Dante e studenti dalla Scuola d’Italia. Il fondatore e Presidente dell’Istituto per l’Esperienza italoamericana e membro del Consiglio IHCC-NY (Italian Heritage & Culture Committee – Comitato Italiano per il Patrimonio e la Cultura, New York), Uff. Mico Delianova Licastro, ha letto i messaggi di Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, città dell’esilio e tomba di Dante. Il Presidente dell’IHCC-NY Comm. Joseph Sciame e i membri del Consiglio di amministrazione Nancy Indelicato e Cav. Josephine Maietta erano ospiti della cerimonia.

Un’atmosfera emozionante è seguita, la sera del 14 settembre, presso il classico ed elegante ristorante Il Gattopardo di New York City dove l’IHCC-NY, in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina, ha ospitato una grande unica cena storica per i suoi soci e ospiti: La Cucina ai Tempi di Dante. Il menu rispecchiava una festa culinaria medievale, con carni, cereali antichi, verdure selvatiche, frutta e verdura, priva di pomodori non ancora introdotti in Europa, e le uova preferite da Dante!

La cena è stata suggerita e coordinata dal Cav. Dott. Berardo Paradiso, membro del Consiglio di amministrazione dell’IHCC-NY, presidente dell’Italian American Committee on Education (IACE) e Presidente della sezione di Soho dell’Accademia Italiana della Cucina, che si riunisce mensilmente per recensire un ristorante e sostenere gli elevati standard della cucina italiana.

Il Cav. Dott. Paradiso ha guidato gli ospiti attraverso la storia del tempo di Dante e i cibi e i vini che rievocavano l’epoca. Il co-organizzatore Presidente IHCC, Comm. Joseph Sciame, ha presentato il primo manifesto ufficiale a tema Dante al Ministro Fabrizio Di Michele – Console Generale d’Italia a New York – il quale ha tenuto un discorso sull’importanza di Dante. Ospiti d’onore, oltre al Console Generale, il Vice Console Generale Cesare Bieller e il prof. Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York.

Il professor Finotti ha sottolineato l’universalità della lingua italiana da parte di Dante e il suo essere fautore dell’uguaglianza dell’uomo. Il professore Cav. Anthony J. Tamburri, Ph.D., Presidente della Società Dante Alighieri di New York e membro onorario del Consiglio dell’IHCC-NY, ha sottolineato la dedizione americana agli studi danteschi, citando la traduzione della Divina Commedia di John Ciardi  e gli scritti di Joseph Tusiani su Dante.

Il Presidente Comm. Joseph Sciame, commentando il successo dell’iniziativa, ha dichiarato: “La nostra cena in riconoscimento del 700° anniversario della scomparsa di Dante ha superato di gran lunga le nostre aspettative, sia per le presenze all’evento sia come grande tributo a un Uomo che ha cambiato così tanto il linguaggio, nel suo senso più ampio per il mondo.” Il Cav. Dott. Berardo Paradiso ha dichiarato: “I piatti presentati dallo chef italiano Vito Gnazzo a Il Gattopardo sono stati studiati e pianificati con cura per soddisfare i desideri del Consiglio per ricordare gli anni di Dante, e ce l’abbiamo fatta! Grazie anche per l’assistenza del direttore del ristorante Gianfranco Sorrentino.”

Ogni ospite ha ricevuto un poster di Dante, disegnato dallo studente di architettura del Politecnico di Milano, Michele Giampaolo; il poster del 45° anniversario dell’IHCC-NY, disegnato dallo stampatore Luciano Di Rico e il segnalibro commemorativo della vita e citazioni famose di Dante, scritto da Nancy Indelicato, membro del Consiglio di amministrazione di IHCC-NY.

Monumenti, cerimonie, cucina… come la lingua di Dante… tramandano la cultura di generazione in generazione, creando così la propria storia. L’IHCC-NY rimane fedele alla sua missione di preservare, promuovere e presentare la Cultura e il Patrimonio italiano… anche durante la pandemia e oltre. Il Presidente Comm. Sciame continua il suo ruolo fondamentale nel guidare l’IHCC-NY verso standard ancora più elevati di rappresentazione della cultura italiana. Dante è stato davvero brillante in questo giorno, come sempre.

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Ridedicazione della Statua di of Dante – da sinistra: Nancy Indelicato, Uff. Mico Delianova Licastro, Minister Fabrizio Di Michele, President Comm. Joseph Sciame, Cav. Josephine Maietta, Cav. Anthony J. Tamburri

La Cucina ai Tempi di Dante – 1a fila: Uff. Maria Fosco, Cav. Giuliana Ridolfi Cardillo, Cav. Josephine Maietta, Cav. Joan Marchi Migliori, Minister Fabrizio di Michele, President Comm. Joseph Sciame, Nancy Indelicato, Maria Marinello, Jennifer Adriana LaDelfa, Cav. Dott. Berardo Paradiso; 2a fila:  Uff. Joseph Scelsa, Rosa Casiello O’Day, Claudia Carbone, Uff. Mico Delianova Licastro, William Russo, Mark Rotella, Josephine Belli.                         

A cura dell’Italian Heritage and Culture  Committee of New York, Inc. (IHCC-NY)