Rodolfo Meloni nominato delegato dell’Anfe per il Canada

L’Anfe, l’Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati, ha nominato delegato dell’Associazione per il Canada Rodolfo Meloni (nella foto), una delle personalità più prestigiose ed autorevoli delle comunità italiane delle province Atlantiche del Canada. 

Sardo di origine, vive in Canada dal 1965. E’ partito da Cagliari con destinazione Halifax, imbarcandosi nella nave Cristoforo Colombo, insieme alla moglie canadese. Rodolfo, all’età di 22 anni, per amore e per sbarcare il lunario ha scelto il Canada, lasciando cadere l’alternativa di andare in Libia per lavorare in Eni come perito chimico. Con la sua terra d’origine non ha mai reciso le radici, al punto che, da molti anni, tiene aperti i canali di import-export dei prodotti italiani in Canada.

Vanta una lunga e onorata carriera al servizio della comunità italiana.  Tutto ha avuto inizio grazie al lavoro di chimico marino presso il Porto di Halifax. Erano gli anni più fervidi dell’immigrazione dall’Europa. Al molo 21 del porto di Halifax,  il più vicino all’Europa, arrivavano decine di migliaia di immigrati  che cercavano il proprio futuro in Canada  (ne sono arrivati 471 mila dall’Italia). Rodolfo era chiamato saltuariamente a collaborare con  l’Ufficio Immigrazione per dare assistenza alle famiglie; di quei momenti rievoca alcune immagini che gli sono rimaste impresse nella sua memoria: le famiglie, una volta sbarcate, venivano separate, uomini da una parte; donne bambini dall’altra. Si fermavano temporaneamente, per 3-4 giorni ad Halifax,  in strutture di accoglienza, fino a quando non veniva assegnata loro una destinazione, in Canada, in base al tipo di competenza e manodopera che gli uomini dichiaravano di avere. Così le famiglie si ricongiungevano e potevano ripartire alla volta della meta indicata dalle autorità, a bordo di treni sovraffollati. Rodolfo, in breve tempo, era diventato il perno per le famiglie immigrate che rimanevano ad Halifax, si adoperava per aiutarle a trovare una casa e si occupava della loro accoglienza.

Negli anni settanta, terminata la grande ondata migratoria, Rodolfo è stato uno dei fondatori dell’ICCA (Italian Canadian Cultural Association), ne è divenuto Presidente e fino al 1982 è stato componente del Comitato direttivo.

In quell’anno, dimessosi il console onorario italiano ad Halifax, Francesco Paolo Fulci, l’allora ambasciatore italiano in Canada, ha deciso di conferire questo importante ruolo a Rodolfo, che ha ricoperto fino all’età di 73 anni.

Nel 1995, in occasione del G7 tenutosi ad Halifax, Rodolfo si è occupato della logistica della delegazione italiana che partecipava al summit, incontrando i vertici del mondo. Per questo importante contributo, Rodolfo è stato insignito Cavaliere della Repubblica italiana.

Nel 2001, in occasione del tragico attentato dell’11 settembre a New York, l’immediata chiusura di tutti gli aeroporti statunitensi ha fatto sì che molti  aerei, in quel momento in volo, fossero dirottati nell’aeroporto di Halifax. Nel giro di poche ore – racconta Rodolfo – sono arrivati 47 aerei (con circa 8.500 passeggeri), di cui 2 provenienti dall’Italia (uno diretto a New York; l’altro a Chicago). Nei due voli Alitalia c’erano 450 passeggeri (tra cui giornalisti e celebrità diretti a New York per la settimana della moda) e Rodolfo, di colpo, si è fatto carico di assisterli garantendogli un posto dove alloggiare; ha persino fatto appelli, via radio, alle famiglie italiane e canadesi di Halifax per dare ospitalità ai cittadini italiani. Non soltanto ha provveduto alla sistemazione dei passeggeri, Rodolfo ha anche organizzato il trasferimento in pullman per i passeggeri italiani e italoamericani che dovevano raggiungere gli Stati Uniti. Tra questi spicca Valerio Onida, di lì a qualche anno sarebbe diventato Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica italiana, che era diretto in Texas in visita da suo figlio. Rodolfo conserva ancora la lettera di sentito ringraziamento ricevuta dalla famiglia Onida.

La cura e l’attenzione che Rodolfo ha riservato a tutti i passeggeri catapultati ad Halifax gli sono valsi l’onorificenza di Commendatore della Repubblica.

Non è mancata la sua partecipazione a sostegno delle vittime dei terremoti del Friuli, dell’Abruzzo e di Amatrice. Per quest’ultima, Rodolfo ha coinvolto i ristoranti italiani di Halifax per la raccolta dei fondi: per ogni piatto di pasta, 2 euro erano devoluti in beneficienza al Comune di Amatrice.

Quasi a fine carriera, dopo averci lavorato per 15 anni lunghi anni, Rodolfo ha ottenuto uno dei più importanti risultati per il nostro Paese, ovvero quello di far inserire la lingua italiana nelle scuole superiori della Nova Scozia.

Una volta terminata la carriera di console onorario per sopraggiunto limite di età (per lui è stata fatta un’eccezione, prolungando il limite fino a 73 anni, anziché 70), Rodolfo ha mantenuto il legami e i contatti con l’associazione all’ICCA.

Amante del buon vino italiano, Rodolfo è Presidente dell’Associazione Amici del Vino, fondata dall’ambasciatore Fulci, che vanta l’organizzazione di viaggi in Italia, alla scoperta delle cantine più famose,  per far gustare ai canadesi l’autentico sapore dell’enogastronomia italiana. Per quest’anno, il programma prevede la visita delle cantine in Romagna, Marche e Umbria.

L’Anfe ha riconosciuto in Rodolfo “la personalità più coinvolgente, le giuste competenze e le indispensabili doti che servono all’Associazione affinché possa raggiungere le comunità italiane del Canada, rappresentarne gli interessi, offrire i suoi servizi, sviluppare nuovi progetti e realizzare tutte le iniziative utili ad esaltare l’immenso patrimonio culturale che gli italiani custodiscono in Canada”. L’Anfe esprime dunque “gratitudine a Rodolfo per avere accettato questa importante nomina, certa che questa collaborazione sarà fruttuosa a tutto vantaggio dell’associazione e in particolare delle comunità italiane che vivono e lavorano in Canada”.

Il Presidente Paolo Genco, a nome di tutti gli associati, esprime le sue congratulazioni e augura a Rodolfo buon lavoro.

Informazioni sull’Anfe qui: https://anfe.it/