CITTÀ DEL VATICANO – Se a dirlo fosse stato un qualsiasi attivista pro-vita o no-gender, nessuno ci avrebbe fatto caso. Ma se a dirlo è Papa Francesco, il discorso cambia e dichiarazioni come “la maternità surrogata è deprecabile” e “la teoria gender è pericolosissima” diventano inevitabilmente un caso politico internazionale. Anche perché a farle, tali dichiarazioni, inequivocabili e categoriche, non è un Pontefice qualunque ma è lo stesso Papa che poco più di un mese fa ha deciso che le persone Lgbtq+ e transgender potranno essere padrini/madrine e testimoni nei battesimi e nei matrimoni e che i figli di genitori trans od omosessuali potranno essere battezzati…
VATICAN CITY – Had it been said by any pro-life or “anti-gender” activist, no one would have paid any attention. But when the author is Pope Francis, the perception takes on a weighty tone. Affirmations that “surrogacy is regrettable” and that “gender theory (ideology) is very dangerous” will inevitably take on an international political importance. All the more so because the Pope making these unequivocal and categorical declarations is not just any Pontiff. It is the same Pope who, just over a month ago, decided that LGBT+ and transgender people could be godfathers/godmothers and witnesses at the Sacraments of baptisms and weddings; moreover, stated that children of trans or homosexual parents could also be baptized. (more…)
TORONTO – L’aveva annunciato in occasione di un’intervista rilasciata al Corriere Canadese, durante una visita in redazione a Toronto (potete rileggerla qui: Intervista all’onorevole Christian Di Sanzo: “Le mie iniziative per gli Italiani all’estero”/). A distanza di pochi mesi, quell’annuncio si è concretizzato: durante l’esame della Legge di Bilancio, l’Onorevole Christian Di Sanzo, eletto in Nord e Centro America per il Partito Democratico, ha presentato, insieme ai colleghi del Pd, un ordine del giorno per impegnare il governo italiano a riconoscere la possibilità dell’iscrizione volontaria al servizio sanitario nazionale anche agli Italiani all’estero residenti nei paesi non appartenenti all’Unione Europea o all’area EFTA…
TORONTO – We live next door to an elephant. When it trudges from left to right, the very foundations upon which we have laid our homes tremble. Yet we cannot contain it, and we cannot move elsewhere. Worse, we need it for our very existence.
TORONTO – Il conflitto in Medioriente, la perdurante guerra in Ucraina, il dramma dei femminicidi, il colpo di coda della pandemia di Covid-19. Sta volgendo al termine un anno carico di tensioni e instabilità, dodici mesi nei quali la parola “guerra” è stata presente ogni giorno nei giornali e nei media di tutto il mondo. Come nel 2022, il sangue ha continuato a scorrere in Ucraina, dove dopo l’invasione russa dello scorso anno e la controffensiva di Kiev si è passati a una guerra di logoramento, con il fronte bloccato, con la novità dell’utilizzo dei droni da ambo le parti, dove nessuno registra progressi significativi e dove, come sempre, a pagare il prezzo più alto è la popolazione civile…