Sul Corriere Canadese di oggi, l’ultimo degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico… Read More in Corriere Canadese >>>
Prosegue sul Corriere Canadese la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico… Read More in Corriere Canadese >>>
Proseguiamo la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico… Read More in Corriere Canadese >>>
by Marzio Pelù
VANCOUVER – Dire che è una scrittrice non basta a descriverla. Ci vuole un aggettivo. E probabilmente il più calzante è “magica”. Perché c’è sicuramente della magìa nell’iniziare a scrivere un libro per consolare un’amica malata e ce n’è ancora di più se quello successivo nasce sulla scia di una serie di sogni fatti dopo la scomparsa proprio di quell’amica. Se poi il terzo racconta una storia scandita da brani di David Bowie, Dire Straits, Led Zeppelin, Talk Talk, Depeche Mode… allora la magìa è completa.
by Marzio Pelù
MASSA CARRARA – Per un cronista di nera e giudiziaria, che per anni ha calcato le aule dei tribunali e scritto di inchieste e delitti che l’hanno portato a seguire anche piste esoteriche, pubblicare un romanzo giallo dev’essere il coronamento di un sogno nel cassetto. E probabilmente è così anche per Alberto Sacchetti, classe 1955, “vecchio” leone del giornalismo apuano: 35 anni a La Nazione, poliedrico scrittore (ha pubblicato romanzi e libri di enogastronomia, arte e naturalmente giornalismo) e, oggi, autore di un romanzo ambientato nel Rinascimento italiano. Misteri, arte, intrighi, amore e morte sono gli ingredienti principali de “Il delitto di Leonardo” (Eclettica Edizioni), che vede protagonista proprio lui, il genio di Vinci… Read More in Corriere Canadese >>>
by Marzio Pelù
LAS TERRENAS – Ennio Marchetti (nella foto) è il classico artista a 360°. Suona la chitarra, canta, compone canzoni e scrive romanzi. E poi usa la sua capacità di “raccontare”, di story-telling, anche nel campo del giornalismo, essendo il direttore editoriale di Fatti Nostri, il giornale indipendente on line dedicato a tutti gli italiani che vivono in giro per il mondo. Come lui, che sta a Las Terrenas, nella Repubblica Dominicana, da 23 anni ma che non ha dimenticato le proprie radici. Radici che affondano nella terra del Vercellese, in Italia, in particolare a Gattinara, il paese nel quale Ennio è nato… Read More in Corriere Canadese >>>
by Marzio Pelù
Per la nostra rubrica musicale: “Vorrei che fosse amore”, sognare in tre lingue con Mina.
Nel 1968, viene pubblicato il brano interpretato dalla grande cantante e diventa la sigla di Canzonissima 68, programma condotto dalla stessa Mina e da Walter Chiari. La canzone raggiunge solo il decimo posto nella classifica italiana, ma viene incisa anche in Inglese con il titolo “More than strangers” (per il mercato americano) e francese (con il titolo “Si…”) e proprio a Parigi, nel 1969, con quello stesso brano, Mina viene accolta trionfalmente. Ecco il nostro omaggio in Italiano e, a seguire, le due versioni “straniere”.
Nei video che seguono, le altre versioni… (more…)