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Medici dell’Ontario contro la sanità privata

TORONTO – È atteso oggi l’annuncio del governo dell’Ontario sul fronte sanità. Non si conoscono molti dettagli ma quel che si sa per certo è che il governo ha deciso di virare verso la privatizzazione. Una anticipazione, questa, che è stata sufficiente per alimentare preoccupazioni di ogni sorta. Dai residenti della provincia al College of Physicians and Surgeons of Ontario che ha già lanciato l’allarme: la carenza di personale ospedaliero sarà esacerbata e i tempi di attesa per le cure urgenti aumenteranno se il governo Ford espanderà l’uso di cliniche private nel bel mezzo di un arretrato chirurgico causato dal Covid-19… Read More in Corriere Canadese >>> 

Morneau, affondo contro Trudeau: mi dimisi, non avevo più voce in capitolo

TORONTO – Un rapporto ormai logoro, differenze di vedute sulle politiche finanziarie durante la pandemia, un ruolo di primo piano diventato ormai puramente rappresentativo. Sono queste le principali motivazioni che spinsero Bill Morneau (nella foto sopra) a presentare le dimissioni da ministro federale delle Finanze nell’agosto del 2020, uno strappo politico che viene raccontato nei minimi dettagli nel libro scritto dallo stesso ex politico liberale “Where To from Here: A Path to Canadian Prosperity” in uscita il prossimo 17 gennaio… Read More in Corriere Canadese >>> 

Poteri forti ai sindaci, tutti contro Doug Ford

TORONTO – Più della metà del consiglio comunale di Toronto ha firmato una lettera che esorta il premier Doug Ford e il ministro degli Affari Municipali dell’Ontario, Steve Clark, a riconsiderare l’ormai famigerato disegno di legge 39 che conferisce a John Tory “poteri speciali” per accelerare la costruzione di nuovi alloggi: in particolare, il super-sindaco può governare con un terzo dei voti invece della maggioranza. Uno schiaffo alla democrazia, secondo i 15 consiglieri che hanno firmato il documento… Read More in Corriere Canadese >>> 

L’Rcmp accusa la polizia di Ottawa: non aveva un piano contro la protesta

TORONTO – La polizia di Ottawa non aveva attivato alcun piano per far fronte all’emergenza creata dal Freedom Convoy. O almeno questa era la convinzione dell’Rcmp, secondo quanto testimoniato ieri davanti alla commissione federale d’inchiesta sull’Emergencies Act da Brenda Lucki, commissioner della polizia federale e dal suo vice Michael Duheme. Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, quando la manifestazione organizzata dal Convoglio si era trasformata in una vera e propria occupazione del centro storico della capitale, nei vertici dell’Rcmp era ormai assodata la convinzione che la polizia di Ottawa e il suo capo Peter Sloly non fossero sostanzialmente in grado di gestire la situazione d’emergenza venutasi a creare… Read More in Corriere Canadese >>>