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CORRIERE CANADESE / L’inflazione cala di un punto ma i prezzi restano altissimi

TORONTO – L’inflazione cala, i prezzi aumentano: il paradosso continua. L’ultimo Indice dei Prezzi al Consumo (CPI – Consumer Price Index) per maggio 2023 mostra che l’inflazione è aumentata del 3,4% su base annua, quindi di un punto in meno rispetto all’aumento del 4,4% di aprile: secondo Statistics Canada, la riduzione – è il risultato del calo dei prezzi del gas… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Occhi puntati sull’inflazione in attesa del nuovo ritocco dei tassi

TORONTO – Occhi puntati sull’andamento dell’inflazione in Canada per meglio capire quali saranno le prossime mosse di Bank of Canada sul fronte tassi. Domani Statistics Canada presenterà i dati relativi all’aumento del costo della vita a maggio, dopo che ad aprile si era registrato un lieve aumento rispetto al mese precedente: si era passati dal 4,3 al 4,4 per cento. I dati preliminari, insieme alle previsioni fatte da numerosi analisti, parlano di un calo del costo della vita, o meglio di un rallentamento significativo della sua corsa che potrebbe anche essere dell’1 per cento… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Comprare casa in 36 città rimane un sogno

TORONTO – Con i prezzi delle case alle stelle e l’aumento dei tassi dei mutui comprare casa nelle principali città canadesi, per un numero significativo di affittuari, resta un miraggio. Una missione pressoché impossibile. È quanto emerge dal rapporto di Point2Homes. Secondo i dati gli affittuari in 36 delle 50 città più grandi del Canada guadagnano il 60% in meno di quanto richiesto per poter possedere la prima casa… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Turismo in crisi, affari a picco per le imprese

TORONTO – Il turismo verso il Canada è in crisi: a dichiararlo è il capo della Tourism Industry Association of Canada, secondo il quale – come riferisce Global News – le aziende del settore stanno lottando per rimanere a galla e non affogare in un mare di debiti causati dalla carenza di visitatori stranieri. Una preoccupazione confermata da un sondaggio condotto fra aprile e maggio da Nanos – on line, su un campione di 149 contabili di imprese turistiche – secondo il quale circa il 45% degli operatori potrebbero chiudere entro tre anni, a meno che il governo non intervenga per adeguare le condizioni dei prestiti… Read More in Corriere Canadese >>>