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TDSB: “woke” sì, “sveglio” non tanto

TORONTO – La manifestazione degli studenti, venerdì 2 dicembre, presso il liceo accorpato di Keele Street (George Harvey e York Memorial: qui il nostro servizio di venerdì) è stata impressionante per diversi motivi. Uno, era pacifica e generalmente ben temperata. Due, al suo apice, c’erano, secondo il mio conteggio approssimativo (contestato da altri resoconti dei media interessati a gonfiare i numeri), circa 150 partecipanti (poco più del 10% del corpo studentesco registrato). Tre, gli studenti erano pronti a lanciare un messaggio in risposta alla pubblicità estremamente negativa che le loro scuole hanno ricevuto nei recenti resoconti della stampa e dei media… Read More in Corriere Canadese >>> 

“Nessuno ha tanto potere: Bill 39 pericoloso”

TORONTO – “Nessuno in Canada, nemmeno il Premier e il Primo Ministro, ha il potere di governare con un voto di minoranza. Non ci si può fidare di nessuno con così tanto potere”. Questo, in estrema sintesi, il messaggio che l’NDP dell’Ontario manda a John Tory (nella foto sopra, dal suo profilo Twitter), invitandolo a chiedere il ritiro della legislazione provinciale che gli assegna poteri quasi assoluti per favorire la costruzione di nuovi alloggi… Read More in Corriere Canadese >>> 

Una cartolina, poche righe e tanto amore

Prosegue sul Corriere Canadese la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico… Read More in Corriere Canadese >>> 

Candidati bocciati, tanto vale votare per quello “morto”

TORONTO – Il 3 novembre 2020 il repubblicano David Andahl vinse le elezioni per un seggio nell’assemblea legislativa del North Dakota. Gli elettori gli assegnarono il 36 per cento delle preferenze, sufficienti al candidato per vincere le elezioni. E questo nonostante che Andahl fosse morto di Covid un mese prima, il 5 ottobre. L’elettorato, pur di non votare gli altri candidati, preferì eleggere chi era già passato a miglior vita… Read More in Corriere Canadese >>>