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CORRIERE CANADESE / Justin Trudeau in caduta libera: piace solo al 36% dei canadesi

TORONTO – Il primo ministro è sempre meno “primo” e se resta (primo) ministro è solo grazie all’accordo di fiducia Liberali-NDP perché se si andasse a votare adesso probabilmente verrebbe sonoramente sconfitto. È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Angus Reid Institute, secondo la quale i canadesi tendono a ritenere che il governo stia operando male (46%) piuttosto che bene (41%). Ovviamente il malcontento è più alto tra gli ex elettori conservatori (85%), mentre i sostenitori liberali (73%) e dell’NDP (59%) sono entrambi soddisfatti a livello di maggioranza. Tuttavia, il gradimento personale di Justin Trudeau è in caduta libera: il primo ministro vede infatti scendere il suo gradimento al minimo dalle elezioni del 2021: il 36%… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Trudeau, consenso ai minimi termini anche tra gli elettori del Partito Liberale

TORONTO – Il livello di consenso e il tasso di fiducia verso Justin Trudeau sono in picchiata. È quanto mette in luce un’istantanea scattata dalla Angus Reid che conferma come l’indice di gradimento dell’elettorato canadese nei confronti del primo ministro sia arrivato ai minimi termini. Ma non solo. Il malcontento strisciante non è presente solamente negli elettori degli altri partiti: lo stato di malessere generalizzato verso il primo ministro e le sue politiche è rintracciabile anche nell’elettorato tradizionalmente liberale… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Singh preferisce evitare le urne. E salva il governo di Trudeau

TORONTO – Dà un colpo al cerchio ed uno alla botte, il leader dell’NDP Jagmeet Singh: da una parte, presenta una mozione per invitare David Johnston (relatore speciale sulle interferenze straniere in Canada, nominato da Justin Trudeau) a farsi da parte, e per chiedere un’inchiesta pubblica (negata prima da Trudeau e poi dallo stesso Johnston), dall’altra ribadisce l’incondizionato appoggio al governo di minoranza dei Liberali. “Prima di mandare alle urne i canadesi, occorre ripristinare la loro fiducia nel processo elettorale”, è la giustificazione di Singh… Read More in Corriere Canadese >>> 

Singh prefers to avoid the elections. And he saves Trudeau government

TORONTO – The NDP leader Jagmeet Singh keeps two things going at the same time: on the one hand, he presents a motion to invite David Johnston (special rapporteur on foreign interference in Canada, appointed by Justin Trudeau) to step aside, and to ask for a public inquiry (denied first by Trudeau and then by Johnston himself); on the other, he reiterated his unconditional support for the minority government of the Liberals. “Before sending Canadians to the polls, their confidence in the electoral process must be restored”, is Singh’s justification.  (more…)

CORRIERE CANADESE / Rapporto Johnston, continua la polemica: Poilievre all’attacco, Singh critica Trudeau

TORONTO – Accuse, ripicche, veleni. A ventiquattr’ore dalla presentazione del rapporto sulle interferenze straniere, il dibattito politico continua ad essere monopolizzato dalla raccomandazione di David Johnston sulla necessità di attivare delle udienze pubbliche sulla delicata vicenda, una via questa che esclude quanto richiesto dalle opposizioni, cioè la creazione di una vera e propria commissione d’inchiesta per fare venire a galla tutta la verità… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Trudeau in Giappone oggi inizia il G7 tra incertezza, Ucraina e sfide globali

TORONTO – Guerra in Ucraina, sfide economiche, tensioni geopolitiche globali, sicurezza internazionale, crescita e clima. Sono questi i principali temi in agenda del summit dei Paesi G7 che inizierà oggi a Hiroshima. Un vertice, quello giapponese, che focalizzerà la sua attenzione soprattutto sulla crisi globale scatena dall’invasione russa dell’Ucraina, con il conseguente sostegno in armi e aiuti economici da parte dell’Unione europee a dei Paesi della Nato a Kiev… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Minerali rari, accordo fra Canada e Corea del Sud Trudeau in partenza per il G7 in Giappone

TORONTO – Un accordo per l’approvvigionamento dei minerali rari necessari per i veicoli elettrici. È quanto siglato ieri a Seul dal primo ministro Justin Trudeau e dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ai margini di un vertice bilaterale nel quale i due leader hanno anche messo nero su bianco l’estensione del patto sulla mobilità giovanile tra i due Paesi. Blindato l’accordo con Seul, il leader liberale si appresta a raggiungere Hiroshima dove da domani si terrà il vertice G7… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Trudeau in Corea fra ambiente e business

TORONTO – Prima visita ufficiale di Justin Trudeau in Corea del Sud: il primo ministro è partito ieri per un viaggio di una settimana in Asia, dove parteciperà al vertice dei leader del G7 in Giappone ma, prima, farà tappa a Seoul, dove ricambierà la visita del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol a Ottawa lo scorso autunno. Da allora, entrambi i Paesi hanno concordato le loro strategie indo-pacifiche, piani che mirano a controbilanciare l’influenza cinese aumentando i legami economici e militari nella regione. Una volta a Seoul, Trudeau parteciperà alla cerimonia di apertura del Kapyong Battle Commemorative Trail, per onorare i contributi forniti dal Canada durante la guerra di Corea. Non è previsto che il prinmo ministro canadese visiti la zona smilitarizzata che separa la Corea del Nord da quella del Sud… Read More in Corriere Canadese >>> 

Justin Trudeau in South Korea between environment and business

TORONTO – Justin Trudeau’s first official visit to South Korea: the prime minister left Canada today for a week-long trip to Asia, where he will participate in the G7 leaders’ summit in Japan but, first, he will stop in Seoul, where he will reciprocate South Korean President Yoon Suk Yeol’s visit to Ottawa last fall. Since then, both countries have agreed on their Indo-Pacific strategies, plans that aim “to counterbalance Chinese influence by increasing economic and military ties in the region”. (more…)

CORRIERE CANADESE / Trudeau, consenso in caduta libera. Si rafforza la corsa dei conservatori

TORONTO – Nessuna inversione di tendenza: al contrario, continua il difficile momento per Justin Trudeau. La conferma arriva dal nuovo sondaggio della Nanos che mette in luce come il malcontento strisciante dell’elettorato canadese nei confronti del primo ministro stia diventando un sentimento diffuso, una potenziale spinta per il possibile cambio di governo alle future elezioni federali… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Chong, i NSIA di Trudeau cadono dalle nuvole

TORONTO – Si complica il “giallo” delle minacce cinesi al deputato conservatore Michael Chong, che Pechino avrebbe preso di mira (lui e la sua famiglia) per posizioni anti-cinesi. Adesso, dopo che “la frittata è fatta” (lunedì il governo federale ha espulso il diplomatico cinese Zhao Wei, martedì la Cina ha reagito espellendo a sua volta la console canadese Jennifer Lynn Lalonde), tutti e tre i consiglieri per la sicurezza nazionale e l’intelligence che hanno lavorato per il primo ministro Justin Trudeau nel 2021 hanno dichiarato a Global News di non ricordare di aver ricevuto una valutazione top secret dell’intelligence preparata quell’anno su Pechino che prendesse di mira il deputato conservatore Michael Chong e la sua famiglia a Hong Kong. Inevitabile chiedersi come è possibile che il rapporto del Canadian Security Intelligence Service (CSIS), che sarebbe stato inviato alla scrivania dell’alto funzionario della sicurezza nazionale del primo ministro, sia passato “inosservato”… Read More in Corriere Canadese >>> 

Federal workers strike, PSAC vs Trudeau: and Singh…

TORONTO – Clash between PSAC (Public Service Alliance of Canada) and Justin Trudeau: today, the first day of the “federals” strike, the Prime Minister urged the union that represents public employees to return to the negotiating table and conclude a deal to avoid major disruptions to citizens’ services, saying the government had made an offer on Monday but the union did not respond. The reply of the national president of the PSAC, Chris Aylward, was dry: the union is “ready to reach a fair agreement as soon as the government is ready to come to the table with a fair offer”.  (more…)

CORRIERE CANADESE / La gente arranca, Trudeau fa vacanze di lusso

TORONTO – I canadesi “normali” faticano ad arrivare a fine mese, tra prezzi alle stelle, affitti impossibili, inflazione e tassi di interesse ai massimi livelli. E il primo ministro che fa? “Dà l’esempio”, spendendo circa 160mila dollari pubblici – fra sicurezza e costi del personale che deve muoversi nel caso di un viaggio di un primo ministro – per una vacanza di una settimana con la famiglia in Giamaica durante l’inverno, in una lussuosa tenuta (Prospect Villas) appartenente ad un ricco amico di famiglia, Peter Green, che due anni fa ha pure fatto una cospicua donazione alla Fondazione Pierre Elliott Trudeau. 

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CORRIERE CANADESE / Interferenze, la Telford non rivela nulla. Affondo di Poilievre sulla Fondazione Trudeau

OTTAWA – Testimoniando davanti a una commissione parlamentare venerdì, il capo dello staff del primo ministro Justin Trudeau, Katie Telford, ha offerto pochi nuovi spunti sulla questione dell’interferenza straniera, anche se documenti forniti ai parlamentari hanno rivelato le date dei briefing di intelligence di alto livello forniti al primo ministro su questo argomento tra il 2018 ed il 2023. 

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CORRIERE CANADESE / Crisi finanziaria e interferenze, la leadership di Trudeau traballa

TORONTO – Le interferenze cinesi e la difficile situazione finanziaria dei canadesi fanno crollare il livello di consenso verso Justin Trudeau. Due sondaggi della Nanos e della Angus Reid mettono in luce ancora una volta come la fase di instabilità del governo federale abbia radici profonde, con le preoccupazioni dei canadesi in questi primi mesi del 2023 che si riflettono sulle intenzioni di voto nei confronti del Partito Liberale e delle principali forze d’opposizione… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Miglior primo ministro, Poilievre scavalca Trudeau nelle intenzioni di voto dei canadesi

TORONTO – La popolarità di Justin Trudeau è in caduta libera, sale invece quella di Pierre Poilievre (nella foto sopra). A certificarlo è un sondaggio presentato ieri dalla Nanos nel quale si mette in luce come per la prima volta, alla domanda specifica su quale politico federale ricoprirebbe meglio il ruolo di primo ministro, il leader dell’opposizione ha scavalcato il capo del governo liberale. Si tratta di un dato estremamente significativo, perché certifica come la diffidenza dell’elettorato canadese nei confronti di Poilievre – anche a causa di posizioni controverse assunte in passato, come il sostegno al cosiddetto Freedom Convoy o l’appoggio alle critpovalute – stia lentamente scemando. 

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Budget, sondaggi… Trudeau ancora in difficoltà cerca di uscire dall’angolo

TORONTO – Si apre una nuova settimana di passione per l’esecutivo federale. Nei prossimi giorni l’agenda di governo sarà fittissima, tra la visita in Canada del presidente americano Joe Biden il 23 e il 24 marzo, la preparazione del budget federale che sarà presentato in parlamento il 28, e la controversa vicenda delle interferenze cinesi che continua ad avvelenare il clima politico nei corridoi del potere. Ad appesantire la situazione per il primo ministro continuano ad arrivare sondaggi che certificano le difficoltà del Partito Liberale a livello di consenso… Read More in Corriere Canadese >>> 

I conservatori sono ancora in vantaggio, crolla la fiducia verso Justin Trudeau

TORONTO – Il Partito Conservatore mantiene un netto vantaggio nelle intenzioni di voto, mentre crolla la fiducia dell’elettorato canadese verso Justin Trudeau. Sono questi i due dati principali che emergono in un sondaggio pubblicato ieri da Angus Reid, che mette in luce come la controversa vicenda delle interferenze cinesi nel processo elettorale canadese e, allo stesso tempo, la risposta giudicata blanda e insufficiente da parte del primo ministro, inizino a produrre delle conseguenze significative a livello di rapporti di forza tra i partiti federali… Read More in Corriere Canadese >>> 

Interferenze cinesi, Trudeau promette di nominare un ’relatore speciale’

OTTAWA – Una settimana dopo essersi impegnato a nominare un “relatore speciale” incaricato di valutare le accuse di interferenza elettorale federale da parte della Cina e la questione dell’ingerenza straniera in generale, il primo ministro Justin Trudeau ha dichiarato ieri che i canadesi sapranno chi ha scelto “nei prossimi giorni”… Read More in Corriere Canadese >>> 

Interferenze cinesi, Singh e Poilievre vagliano l’apertura di Justin Trudeau

TORONTO – Un’indagine indipendente, guidata da una figura autorevole e super partes per fare luce sulle interferenze cinesi nel processo elettorale canadese. È questa l’apertura annunciata nel tardo pomeriggio di lunedì da Justin Trudeau, che in parte ha dovuto cedere al pressing delle opposizioni senza però accogliere totalmente le loro richieste… Read More in Corriere Canadese >>> 

Interferenze, muro di Justin Trudeau Joly incontra il ministro cinese

TORONTO – Justin Trudeau continua a fare muro sulla controversa vicenda delle interferenze cinesi nel processo elettorale del Canada. Il primo ministro ha respinto con forza, ancora una volta, l’ipotesi di creare una commissione d’inchiesta pubblica ad hoc per fare piena luce sugli interventi di Pechino nelle due tornate elettorali del 2019 e del 2012, e questo nonostante il documento finale firmato nella commissione della House of Commons giovedì scorso nel quale in sostanza si chiedeva al governo federale di intervenire e di uscire dall’immobilismo delle ultime settimane. Trudeau per ora non ha alcuna intenzione di rivedere i programmi del governo che, a questo punto, non prevedono di tornare sulla delicata questione… Read More in Corriere Canadese >>> 

Proiezione dei seggi: Conservatori ancora in salita, Trudeau in caduta libera

TORONTO – Conservatori in netto vantaggio, grit in caduta libera, Ndp stabile e Bloc Quebecois in salita. È questa l’istantanea di uno studio pubblicato ieri dalla Nanos che sulla base delle intenzioni di voto nelle singole province ha elaborato la proiezione dei seggi nella Camera dei Comuni. E se da un lato lo studio non è completamente esaustivo – sono ben 77 le circoscrizioni elettorali federali dove il margine tra i due principali partiti è troppo sottile per identificare una tendenza certa – dall’altro la ricerca registra un evidente mutamento dei rapporti di forza tra le forze politiche del nostro Paese, un cambiamento degli equilibri che, se si votasse in questo momento, porterebbe a risultati molto diversi da quelli scaturiti con il voto del 2021. Assisteremmo, in sostanza, a un cambiamento di governo, con la fine dell’era Trudeau iniziata con la vittoria alle urne nel 2015… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau: “Chi attacca i cinesi è razzista”

TORONTO – È isolato e passa all’attacco: dopo che tutti – analisti politici, esponenti dell’opposizione e persino alleati come il leader dell’NDP Jagmeet Singh – gli hanno consigliato di aprire una commissione d’indagine pubblica sulle (presunte) interferenze della Cina sulle elezioni federali canadesi, il primo ministro Justin Trudeau va avanti per la sua strada e, nel difendere il deputato liberale cinese finito nella bufera, accusa di razzismo chi sostiene tale ipotesi e non risparmia “frecciatine” al CSIS, il Canadian Security Intelligence Service, “reo” di averlo avvertito della possibilità di un’infiltrazione cinese nella politica del Canada… Read More in Corriere Canadese >>> 

China interference on Canadian elections, Trudeau: ‘Those who attack the Chinese are racists’

TORONTO – He is isolated and goes on the attack: after everyone – political analysts, opposition figures and even allies like NDP leader Jagmeet Singh – advised him to open a commission of public inquiry into the (alleged) interference of the China on the Canadian federal elections, Prime Minister Justin Trudeau goes his own way and, in defending the liberal Chinese deputy who fell into the storm, accuses of racism those who support this hypothesis and spares no “picks” against the CSIS, the Canadian Security Intelligence Service, “guilty” of having warned the government of the possibility of Chinese infiltration in Canadian politics. (more…)

Trudeau, Poilievre e Ford alle prese con nuove nubi all’orizzonte

TORONTO – Clima infuocato nei due livelli di governo. A Ottawa il primo ministro Justin Trudeau e il leader dell’opposizione Pierre Poilievre devono fare i conti con una lunga lista di problemi che stanno animando il dibattito politico di questo primo scorcio del 2023. A Queen’s Park il premier dell’Ontario è alle prese con una serie di nodi che devono essere sciolti, con le opposizioni che incalzano e promettono battaglia nell’assemblea parlamentare provinciale… Read More in Corriere Canadese >>> 

“Interferenze cinesi chiare”, ma non per Trudeau

TORONTO – Per il primo ministro Justin Trudeau è tutto a posto e non c’è bisogno di fare ulteriori indagini. Ma, secondo quanto rivela Global News, tre settimane prima delle elezioni federali canadesi del 2019 i funzionari dei servizi segreti canadesi avrebbero tenuto un briefing urgente e riservato agli alti collaboratori dell’ufficio del primo ministro, avvertendoli che uno dei loro candidati faceva parte di una rete cinese di interferenze straniere: si tratterebbe di Han Dong, che il Canadian Security Intelligence Service (CSIS) aveva iniziato a seguire nel giugno di quell’anno e che sarebbe uno degli undici candidati dell’area di Toronto presumibilmente sostenuti da Pechino in quelle elezioni… Read More in Corriere Canadese >>> 

“Evident interference from China in Canadian elections”, but not for Trudeau

TORONTO – For Prime Minister Justin Trudeau everything is fine and there is no need to make further inquiries. But three weeks before the 2019 federal election, Canadian intelligence officials held an urgent and confidential briefing to top aides in the prime minister’s office, according to Global News, warning them that one of their candidates was part of a Chinese network of foreign interference: Han Dong, whom the Canadian Security Intelligence Service (CSIS) had begun following in June of that year and who would be one of eleven candidates from the Toronto area allegedly supported by Beijing in that election.  (more…)

I conservatori sono ancora in vantaggio, Trudeau in picchiata anche in Quebec

TORONTO – I sondaggi iniziano a preoccupare davvero Justin Trudeau. Stando all’indagine demoscopica pubblicata ieri da Abacus, se si dovesse tornare alle urne in questo momento il Partito Conservatore si attesterebbe attorno al 37 per cento, un vantaggio significativo sulla formazione politica del primo ministro, ancora ferma al 29 per cento delle intenzioni di voto. Staccatissimo l’Ndp di Jagmeet Singh, che cattura appena il 18 per cento delle intenzioni di voto, mentre il Bloc Quebecois – presente solamente nella provincia francofona – sale al 7 per cento… Read More in Corriere Canadese >>> 

UFO in Canada and US: “Alien hypothesis non excluded”. Trudeau from Yukon: “Serious situation”. China: “10 balloons into our airspace”

TORONTO – The hypothesis is science fiction, even par excellence. But it would be taking shape, the shape of a UFO. Not a simple “unidentified flying object”, as the literal translation of the acronym suggests, but a real UFO in the literary and cinematographic sense of the term: an alien, extraterrestrial object. No one is able, at the moment, to exclude that the objects shot down in recent days between Canada and the United States are real alien UFOs, at least until the recovery and analysis of the objects themselves are completed.  (more…)

Accordo sulla Sanità: pressing di Trudeau, i premier frenano e chiedono tempo

TORONTO – Pressing di Justin Trudeau sui premier che frenano e prendono tempo. A ventiquattrore dalla presentazione del piano di finanziamento decennale del governo federale ai sistemi sanitari provinciali, il primo ministro vuole garanzie sul via libera delle Province e dei Territori all’accordo illustrato nel meeting di Ottawa che prevede un investimento totale di 196 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi 10 anni, con aumenti determinati dall’inflazione e con una componente flessibile che farà leva su singoli accordi bilaterali tra Ottawa e le Province. I premier hanno accolto la proposta con una certa freddezza… Read More in Corriere Canadese >>> 

Pierre Poilievre vola nei sondaggi, Justin Trudeau mai così in basso

TORONTO – I conservatori volano nei sondaggi, mentre i liberali toccano il picco più basso degli ultimi due anni. La conferma dei cambiamenti dei rapporti di forza nel nostro Paese arriva da un sondaggio presentato ieri da Abacus, nel quale si mette in luce come il partito guidato da Pierre Poielivre, se si dovesse votare in questo momento, si assesterebbe al 37 per cento dei consensi. Staccatissimo il Partito Liberale, che scenderebbe sotto la soglia del 30 per cento attestandosi al 29 per cento delle intenzioni di voto. L’Ndp di Jagmeet Singh continua a registrare le difficoltà già messe in luce nei sondaggi precedenti, con il 18 per cento, mentre il Bloc Quebecois si fermerebbe al 7 per cento. Il People’s Party di Maxime Bernier e i Verdi di Elizabeth May si trovano infine appaiati al 4 per cento delle intenzioni di voto… Read More in Corriere Canadese >>> 

Soldi alla sanità, Trudeau incontra i premier

TORONTO – Il prossimo 7 febbraio il primo ministro Justin Trudeau incontrerà i premier canadesi a Ottawa per concludere un accordo sul finanziamento dell’assistenza sanitaria: un annuncio, fatto ieri dallo stesso Trudeau, che arriva dopo mesi e mesi di pressioni da parte dei premier di tutte le province e territori canadesi, che si trovano in gravi difficoltà nella gestione delle strutture sanitarie pubbliche… Read More in Corriere Canadese >>> 

Money for healthcare, Trudeau meets the premiers

TORONTO – Prime Minister Justin Trudeau will meet with Canadian premiers in Ottawa on February 7 to conclude an agreement on health care financing: an announcement, made today by Trudeau himself, which comes after months and months of pressure from the premiers of all Canadian provinces and territories, which are facing serious difficulties in the management of public health facilities.  (more…)

Budget, sondaggi e accordo con Ndp, per Trudeau sarà un anno di fuoco

TORONTO – I prossimi mesi saranno decisivi per la sopravvivenza del governo guidato da Justin Trudeau. Mentre l’esecutivo si prepara alla tre giorni di Hamilton, dove i ministri liberali si riuniranno per mettere a punto l’agenda di governo in vista del riavvio dei lavori parlamentari, non arrivano buone notizie sul fronte dei sondaggi… Read More in Corriere Canadese >>> 

Singh boccia la sanità privata, Trudeau tace

TORONTO – La riforma del sistema sanitario dell’Ontario annunciata dal premier Doug Ford non è di certo passata inosservata. Il progetto che dà più spazio alle cliniche private è al centro di critiche per le implicazioni che questa decisione potrebbe avere. E così mentre l’Ontario si muove per consentire alle strutture for profit di eseguire più interventi chirurgici, il primo ministro Justin Trudeau pur non affermando se sostiene la mossa di Ford, ha detto che lui e i premier sono “sulla stessa lunghezza d’onda” quando si tratta del sistema sanitario che necessita di maggiori investimenti e, di conseguenza, di una migliore assistenza per i canadesi… Read More in Corriere Canadese >>> 

Libertà vigilata, premier in pressing su Trudeau per cambiare il sistema

TORONTO – Modificare l’intero sistema federale che regola le scarcerazioni in regime di libertà vigilata. È questa in sostanza la richiesta avanzata da tutti i premier delle dieci Province e dai leader dei tre Territori canadesi al primo ministro Justin Trudeau attraverso una lettera aperta che riapre il dibattito sullo spinoso tema… Read More in Corriere Canadese >>> 

Morneau, affondo contro Trudeau: mi dimisi, non avevo più voce in capitolo

TORONTO – Un rapporto ormai logoro, differenze di vedute sulle politiche finanziarie durante la pandemia, un ruolo di primo piano diventato ormai puramente rappresentativo. Sono queste le principali motivazioni che spinsero Bill Morneau (nella foto sopra) a presentare le dimissioni da ministro federale delle Finanze nell’agosto del 2020, uno strappo politico che viene raccontato nei minimi dettagli nel libro scritto dallo stesso ex politico liberale “Where To from Here: A Path to Canadian Prosperity” in uscita il prossimo 17 gennaio… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau e Poilievre gemelli diversi: nubi all’orizzonte per i due leader

TORONTO – Nubi all’orizzonte per il primo ministro e per il leader dell’opposizione. Justin Trudeau e Pierre Poilievre stanno entrambi vivendo una fase complicata, dove sono stati scardinati alcuni capisaldi della normale narrazione politica che prescrive come in una democrazia le difficoltà del capo del governo siano proporzionali alle fortune del suo principale oppositore, e viceversa. Ci troviamo invece in una congiuntura politica del tutto sui generis, con i due leader in difficoltà in questi ultimi singhiozzi del 2022… Read More in Corriere Canadese >>> 

Healthcare in shambles, new sos of the premiers to Justin Trudeau

TORONTO – Public health is on its knees, but the federal government continues to look the other way despite the continuous “sos” from the provincial premiers: the latest, in chronological order, last Friday, when the governors of the Canadian provinces presented a joint appeal to Prime Minister Justin Trudeau, asking him to meet “urgently” to “find a deal” on health care funding ahead of the spring federal budget.  (more…)

Freedom Convoy, Trudeau: “Dovevamo garantire la sicurezza delle persone”

TORONTO – Il governo doveva garantire la sicurezza delle persone e l’unico modo per uscire dalla crisi era quella di attivare la legislazione d’emergenza. È questa la tesi sostenuta da Justin Trudeau durante la sua testimonianza davanti alla commissione d’inchiesta pubblica di Ottawa, l’ultima deposizione prima della chiusura dei lavori del pannello che nei prossimi giorni dovrà fornire le raccomandazioni così come previsto dal suo mandato. Il primo ministro ha rivelato che un fattore centrale nella sua decisione di applicare l’Emergencies Act per chiudere le proteste del “Convoglio della libertà” fu la sua paura di ciò che sarebbe potuto accadere se non lo avesse fatto… Read More in Corriere Canadese >>> 

“Trudeau, qual è la verità sul caso Cina?”

TORONTO – Il comportamento di Justin Trudeau nel caso Cina “o non è onesto o non è molto trasparente. Quale dei due?”: a chiederlo sono le opposizioni che ritengono insufficiente e tardiva la risposta del primo ministro in merito alle presunte interferenze cinesi nelle elezioni federali del 2019. Interferenze che sono state il motivo di scontro fra lo stesso Trudeau ed il presidente cinese Xi Jinping al G20 di Bali e sulle quali, poi, l’altro ieri il primo ministro ha dichiarato di non aver mai ricevuto alcuna informazione ufficiale da parte dell’intelligence canadese… Read More in Corriere Canadese >>> 

“Trudeau, what is the truth about the China case?”

TORONTO – Justin Trudeau’s behavior in the China case “either it’s not honest or it’s not very bright. Which one is it?”: the question come from the opposition parties who consider the prime minister’s response to alleged Chinese interference in the 2019 federal elections insufficient and late. Interferences that were the reason for the clash between Trudeau himself and the Chinese president Xi Jinping at the G20 in Bali (in the pic above) and on which, then, two days ago, the prime minister declared that he had never received any official information from the Canadian intelligence. (more…)

Spettro recessione sui contribuenti, Trudeau nel mirino di Pierre Poilievre

TORONTO – Le spettro della recessione in Canada si fa sempre più concreto. Con il passare dei giorni, aumenta sempre di più il numero di economisti che, sulla base dei singoli indicatori, vedono il nostro Paese diretto verso una fase di crisi economica acuta che dovrebbe iniziare alla fine del 2022 per protrarsi lungo la prima fase del prossimo anno… Read More in Corriere Canadese >>> 

Economia e sondaggi, ancora messaggi in chiaroscuro per Justin Trudeau

TORONTO – Alla vigilia della Giornata nazionale della Verità e della Riconciliazione, arrivano ancora segnali in chiaroscuro per Justin Trudeau. Se il primo ministro da un lato può sorridere per i dati pubblicati ieri da Statistics Canada sulla crescita economia, dall’altro il leader liberale deve fare i conti con un nuovo sondaggio che mette in luce come la vittoria di Pierre Poilievre nella corsa alla leadership conservatrice potrebbe avere delle pesanti conseguenze in chiave elettorale… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau, toccata e fuga da Ottawa: i sondaggi languono e Poilievre attacca

TORONTO – Toccata e fuga per Justin Trudeau. Dopo aver trascorso l’ultima settimana all’estero – prima i funerali della Regina Elisabetta a Londra, quindi la 77ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York – ieri pomeriggio il primo ministro è tornato in Canada. Tempo di partecipare all’ennesimo Question Period alla House of Commons ed è già il momento di rifare le valige per un nuovo viaggio all’estero. Trudeau infatti sarà in Giappone da domani al 28 settembre, dove parteciperà ai funerali di Stato dell’ex primo ministro nipponico Abe Shinzo… Read More in Corriere Canadese >>> 

Sondaggi e inflazione: Poilievre incalza, fuoco incrociato su Justin Trudeau

TORONTO – Ancora fuoco incrociato su Justin Trudeau. I nuovi dati sull’inflazione, presentati ieri da Statistics Canada in concomitanza con il riavvio dei lavori parlamentari alla House of Commons, hanno provocato la dura reazione del Partito Conservatore, che accusa il primo ministro liberale di un sostanziale immobilismo di fronte all’impennata dei prezzi, in particolare quelli dei prodotti alimentari che hanno raggiunto valori mai toccati negli ultimi 41 anni. E se è vero che proprio ieri l’esecutivo liberale ha presentato ulteriori dettagli del suo piano anti inflazione già annunciato la scorsa settimana, secondo i tory le misure del governo sono del tutto insufficienti per arginare l’aumento del costo della vita per le famiglie canadesi… Read More in Corriere Canadese >>> 

Crolla il consenso verso Trudeau, Poilievre in fuga ma Charest spera

TORONTO – Crolla il livello di approvazione per Justin Trudeau, sale quello per Pierre Poilievre. A scattare questa doppia istantanea sono due sondaggi presentati ieri da Abacus Data e da Angus Reid nei quali si registra come la corsa alla leadership all’interno del Partito Conservatore abbia delle ripercussioni su tutte le altre formazioni politiche presenti in parlamento. Anche perché la vittoria di un determinato candidato della destra canadese porterà a uno spostamento di voti soprattutto nell’elettorato moderato, cambiando gli equilibri tra i partiti scaturiti dal voto dell’autunno scorso… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau snobba ancora la comunità italiana

TORONTO – Non puoi raccogliere ciò che non semini. Se solo il Senato del parlamento canadese fosse incoraggiato a funzionare secondo le esigenze legislative del sistema parlamentare. In poche parole, dovrebbe essere consentito approvare, dopo l’opportuna e dovuta diligenza e le modifiche (se necessarie), la legislazione presentatagli dalla Camera dei Comuni. Questo è il suo ruolo principale… Read More in Corriere Canadese >>> 

Leadership, Poilievre attacca ancora Charest. Lewis contro Trudeau

TORONTO – Accuse e veleni nella corsa alla leadership. Mentre a livello provinciale cresce l’attesa per la presentazione dell’ultimo budget del governo Ford prima del ritorno alle urne, a livello federale tiene banco l’acceso dibattito tra i candidati alla guida del Partito Conservatore. Il braccio di ferro è ancora una volta tra i due candidati che, secondo i sondaggi, sono destinati a contendersi la successione di Erin O’Toole alla guida della destra canadese: Pierre Poilievre e Jean Charest… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau: dobbiamo inasprire le sanzioni contro la Russia

TORONTO – Inasprire le sanzioni contro la Russia, aumentare gli aiuti umanitari e le forniture di armi all’Ucraina. È questo il messaggio lanciato ieri da Justin Trudeau durante il suo intervento presso l’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo. Un intervento, quello del primo ministro canadese, che arriva ventiquattrore prima del vertice Nato in programma oggi a Bruxelles dove i leader dei Paesi dell’Alleanza Atlantica dovranno discutere le prossime misure da adottare di fronte all’invasione russa in Ucraina… Read More in Corriere Canadese >>> 

Accordo liberali-Ndp Trudeau al potere fino al giugno 2025

TORONTO – Un governo stabile, in carica fino al 2025, per garantire la gestione della fase postpandemica e il terremoto geopolitico scatenato dal conflitto in Ucraina. È questo in sostanza la motivazione dell’accordo annunciato ieri da Justin Trudeau che vede coinvolti il Partito Liberale e l’Ndp: i neodemocratici di Jagmeet Singh si impegnano a sostenere il governo grit in tutti i voti di fiducia fino alla scadenza naturale di questa legislatura, fino cioè al giugno del 2025… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau da Johnson e Rutte: gruppo di sostegno all’Ucraina

TORONTO – Il Canada, l’Inghilterra e l’Olanda creeranno un gruppo di sostegno internazionale per garantire l’assistenza a lungo termine dell’Ucraina. Ad annunciarlo è stato ieri Justin Trudeau nel suo incontro con il premier britannico Boris Johnson e con il primo ministro olandese Mark Rutte. Un vertice, quello organizzato a Londra, nel quale il primo ministro canadese ha ribadito il pieno supporto del Canada all’azione della Nato contro l’invasione russa dell’Ucraina. Allo stesso tempo Trudeau ha annunciato una nuova serie di sanzioni, dirette in particolar modo contro dieci individui che fanno parte della ristretta cerchia del presidente russo Vladimir Putin e che sono “complici – ha detto il primo ministro – di un’invasione ingiustificata”… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau in Europa, la Nato di fronte a un bivio in Ucraina

TORONTO – Trovare nuovi strumenti per cercare di bloccare il conflitto e far ripartire la macchina della diplomazia. È questo uno degli obiettivi del viaggio di Justin Trudeau in Europa nel bel mezzo della crisi ucraina, con l’inasprirsi dei combattimenti e l’avanzata inesorabile dell’esercito russo. Il primo ministro canadese è partito ieri da Ottawa con destinazione Londra, dove oggi si incontrerà con la controparte inglese Boris Johnson e con il capo del governo olandese Mark Rutte. Il meeting, ovviamente, verterà sulla difficile situazione che si è venuta a creare in Ucraina, un tema questo che verrà affrontato anche domani, quando Trudeau raggiungerà altri tre Paesi, la Lettonia, la Germania e infine la Polonia, dove sono stanziate le truppe canadesi in missione come parte del contingente Nato… Read More in Corriere Canadese >>>

Trudeau in Europe, NATO at a crossroads in Ukraine

TORONTO – Find new tools to try to stop the conflict and restart the diplomacy machine. This is one of the objectives of Justin Trudeau’s trip to Europe in the midst of the Ukrainian crisis, with the escalation of fighting and the inexorable advance of the Russian army. The Canadian prime minister left Ottawa for London, where he will meet with his British counterpart Boris Johnson and Dutch prime minister Mark Rutte. 

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Revoca improvvisa dell’Emergencies Act, Trudeau sotto tiro

TORONTO – Toccata e fuga. Meno di 24 ore dopo aver difeso la necessità di mantenere lo stato d’emergenza che attribuisce al governo dei ‘poteri straordinari’ o ‘speciali’, Trudeau ha revocato la misura lasciando tutti a bocca aperta. Un dietrofront, il suo, inaspettato e sbalorditivo. Solo due giorni prima il primo ministro aveva giustificato la necessità di mantenere le misure in vigore anche dopo lo sgombero di Ottawa e dei valichi di frontiera, perchè aveva detto, esiste la possibilità che i manifestanti tornino. Va da sè che dopo il primo momento di stupore è scoppiata la polemica. Con questo voltafaccia, in sostanza, Trudeau, è diventato un facile bersaglio, ha prestato il fianco ai suo avversari politici… Read More in Corriere Canadese >>> 

Sudden revocation of Emergencies Act, Trudeau under fire

 

OTTAWA – Touch and run. Less than 24 hours after defending the need to maintain the state of emergency that gives the government ‘extraordinary’ or ‘special’ powers, Trudeau revoked the measure leaving everyone speechless. A reversal, his, unexpected and stunning. Only two days earlier the prime minister had justified the need to maintain the measures in force even after the eviction of Ottawa and the border crossings, because he had said, there is a possibility that the protesters will return. It goes without saying that after the first moment of amazement the controversy broke out. With this about-face, in essence, Trudeau, became an easy target, lent his side to his political opponents. 

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Justin Trudeau revoca l’Emergencies Act

TORONTO – “Dopo un’attenta riflessione, siamo pronti a confermare che la situazione non è più un’emergenza. Pertanto, il governo federale porrà fine all’uso dell’Emergencies Act”. Con queste parole, ieri, durante una conferenza stampa il primo ministro Trudeau ha revocato l’Emergencies Act invocato la scorsa settimana per porre fine ai blocchi del Freedom Convoy nel centro di Ottawa… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau says the government can revoke the Emergencies Act

OTTAWA – “After careful consideration, we are ready to confirm that the situation is no longer an emergency. Therefore, the federal government will end the use of the Emergencies Act “. With these words, today, during a press conference, Prime Minister Trudeau revoked the Emergencies Act invoked last week to end the blockades of the Freedom Convoy in downtown Ottawa. Following Trudeau’s announcement, Ontario Premier Doug Ford declared an end to the state of emergency in the province. 

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Lotta alla pandemia, economia e ambiente le priorità di Trudeau

TORONTO – Azione di contrasto alla pandemia, difesa dell’ambiente, pieno rilancio dell’economia. Sono queste le tre priorità annunciate dal governo liberale attraverso il Discorso dal Trono letto ieri in Senato dalla governatrice Generale Mary Simon. Un discorso dalla valenza storica quello della rappresentante della Regina, perché fatto per la prima volta non solo in inglese e francese, ma anche in Inuktitut, lingua Inuit… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau a Washington, O’Toole: pugno di ferro contro il dissenso

TORONTO – Strada ancora in salita per Justin Trudeau ed Erin O’Toole, a pochi giorni dalla riapertura del parlamento federale. Il primo ministro è impegnato oggi nel vertice dei Leaders del North America – o summit dei Tre Amigos, come ormai è entrato nel gergo comune – a Washington con il presidente americano Joe Biden e con la controparte messicana Andrés Manuel López Obrador, mentre il leader conservatore deve fare i conti con la ribellione interna che punta al cambio della guida del Partito Conservatore… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau in Washington. O’Toole: iron fist against dissent

TORONTO – Justin Trudeau and Erin O’Toole are still uphill, just days before the reopening of the federal parliament. The prime minister is engaged tomorrow in the summit of the Leaders of North America – or summit of the Three Amigos, as it has now entered the common jargon – in Washington with US President Joe Biden and with his Mexican counterpart Andrés Manuel López Obrador, while the conservative leader has to deal with the internal rebellion that aims to change the leadership of the Conservative Party.  (more…)

Ipotesi appoggio esterno dell’Ndp a Trudeau, continua la trattativa

TORONTO – Un appoggio esterno dell’Ndp a Justin Trudeau che garantisca la sopravvivenza del governo per almeno due-tre anni. È su questo possibile sbocco che stanno lavorando i liberali e i neodemocratici a due settimane esatte dalla prima seduta del parlamento federale dalle ultime elezioni del 20 settembre. Ieri si sono riuniti per la prima volta i rispettivi gruppi parlamentari e a porte chiuse sono stati vagliati i pro e i contro del potenziale accordo tra le forze del centrosinistra canadese. Ma facciamo un passo indietro… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau torna a casa: sarà strada in salita O’Toole, base in rivolta

TORONTO – Il tour europeo di Justin Trudeau è stato una boccata d’ossigeno, ma ora è tempo di affrontare le grane interne. Ieri il primo ministro è partito da Glasgow, in Scozia, e ha raggiunto Ottawa nel tardo pomeriggio. Dopo la visita ufficiale in Olanda, il Vertice G20 di Roma, gli incontri bilaterali – tra i quali anche quello con il premier italiano Mario Draghi – e il summit sul clima di Glasgow, Trudeau si prepara ad affrontare una serie di impegni a Parliament Hill che si preannunciano abbastanza impegnativi. Innanzitutto il leader liberale deve fare i conti con un contesto politico estremamente frammentario, con una luna di miele con l’elettorato che sostanzialmente non è mai iniziata e con una lunga serie di nodi da sciogliere nei prossimi mesi… Read More in Corriere Canadese >>> 

No honeymoon for Trudeau, Tory base in revolt against O’Toole

TORONTO – Justin Trudeau’s European tour was a breath of fresh air, but now it’s time to tackle the internal grit. Today the Prime Minister left Glasgow, Scotland, and reached Ottawa in the late afternoon. After the official visit to the Netherlands, the G20 Summit in Rome, the bilateral meetings – including the one with Italian Prime Minister Mario Draghi – and the climate summit in Glasgow, Trudeau is preparing to face a series of commitments at Parliament Hill that promise quite challenging. First of all, the liberal leader has to deal with an extremely fragmented political context, with a honeymoon with the electorate that basically never began and with a long series of knots to be solved in the coming months. (more…)

Pressing di Trudeau a Glasgow, ma restano le contraddizioni

TORONTO – Pressing del Canada per una svolta nella lotta globale contro i cambiamenti climatici. Questo almeno a parole, visto che nel piano del governo liberale restano delle contraddizioni di fondo che devono essere ancora risolte. Ieri Justin Trudeau, dopo aver partecipato al summit G20 di Roma, ha raggiunto Glasgow per l’avvio ufficiale del 26° vertice delle Nazioni Unite sul clima. Si tratta di un meeting che ha cadenza annuale ma che prevede la partecipazione dei capi di Stato e di governo ogni cinque: il summit era in programma nel 2020 ma era slittato di un anno a causa della pandemia di Covid-19… Read More in Corriere Canadese >>> 

Nella foto, la scultura di Isaac Cordal intitolata “Politicians discussing global warming’’ (’’I politici che discutono di riscaldamento globale’’)

Ambiente e pandemia: Trudeau in Olanda, poi tappe a Roma e Glasgow

TORONTO – Amsterdam, Roma e Glasgow. Sono queste le tre tappe del viaggio in Europa del primo ministro Justin Trudeau, il primo dal giuramento di questa settimana del suo nuovo governo scaturito dalla consultazione elettorale del 20 settembre. Saranno la pandemia e l’ambiente i due temi principali in agenda, specialmente nel G20 del fine settimana a Roma – il primo evento di questo tipo organizzato nella Capitale italiana – e nel vertice scozzese dell’1 e del 2 novembre che avrà luogo in Scozia… Read More in Corriere Canadese >>> 

Environment and pandemic: Trudeau in Holland, then stops in Rome and Glasgow

TORONTO – Amsterdam, Rome, and Glasgow. These are the three stages of Prime Minister Justin Trudeau’s trip to Europe, the first since this week’s swearing-in of his new government resulting from the elections on 20 September. The pandemic and the environment will be the two main topics on the agenda, especially at the G20 weekend in Rome – the first event of its kind organized in the Italian capital – and at the Scottish summit on 1 and 2 November that will take place in Scotland.  (more…)

Svolta Trudeau: solo 7 ministri confermati nel loro dicastero

(cliccare sul grafico per ingrandirlo)

TORONTO – Tanti volti nuovi, qualche conferma, alcune sorprese. Il nuovo esecutivo federale segna evidentemente la volontà del primo ministro Justin Trudeau di voltare pagina e spingere sull’acceleratore nell’agenda di governo, dopo il voto dello scorso 20 settembre che ha consegnato ancora una volta il potere al leader liberale, seppure con una maggioranza relativa e non assoluta… Read More in Corriere Canadese >>> 

Leader in difficoltà: Trudeau dai Tk’emlúps, O’Toole nodo vaccini

TORONTO – Prosegue la via crucis post elettorale per Justin Trudeau ed Erin O’Toole. Il primo ministro in pectore e il leader del Partito Conservatore continuano a dover fare i conti con le debolezze e le contraddizioni emerse nelle ultime settimane, in vista del giuramento del nuovo governo il prossimo 26 ottobre e il riavvio dei lavori parlamentari in programma il 22 novembre… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau to unveil new cabinet October 26, clash and controversy over delays

TORONTO – The controversy over the long and troubled process of forming the new government is not over. Prime Minister Justin Trudeau has announced that the swearing-in of the new members of the executive will take place on October 26, while the first session of the House of Commons with the deputies elected in the September 20 elections has been scheduled for November 22. The roadmap set by the Liberal leader did not please the opposition, who denounced the delays and stigmatized the timing desired by Trudeau.  (more…)

Governo in alto mare: i dubbi di Trudeau, O’Toole alza il muro

TORONTO – A venticinque giorni dalle elezioni federali il nuovo governo è ancora in alto mare. In questa fase il primo ministro in pectore Justin Trudeau è impegnato a completare il complicato puzzle, vagliando e soppesando pro e contro per ogni singola casella del suo futuro esecutivo. Si tratta di un’operazione lunga e delicata, dove il fattore del merito – seppur importante – è messo in secondo piano da altri elementi, quali provenienza geografica, appartenenza a un determinato gruppo etnico, gender… Read More in Corriere Canadese >>> 

Scontro nelle province, ancora parità statistica tra O’Toole e Trudeau

TORONTO – A cinque giorni dal voto, conservatori e liberali si trovano in una sostanziale parità statistica. Gli ultimi sondaggi confermano come la distanza tra i due partiti sia al di sotto della soglia del 2 per cento, che rappresenta il margine d’errore e che quindi certifica come i rapporti di forza, espressi nelle intenzioni di voto dell’elettorato canadese, si siano cristallizzati in una parità generalizzata. Per cercare di capire quali siano le dinamiche che stanno caratterizzando questo nuovo equilibrio tra le forze politiche in corsa occorre andare ad analizzare la situazione su base regionale… Read More in Corriere Canadese >>> 

Clash in the provinces, still statistical parity between O’Toole and Trudeau

TORONTO – Five days before the vote, conservatives and liberals are in substantial statistical parity. The latest polls confirm that the distance between the two parties is below the 2 percent threshold, which represents the margin of error and therefore certifies how the balance of power, expressed in the voting intentions of the Canadian electorate, has crystallized into a generalized parity. To try to understand what are the dynamics that are characterizing this new balance between the political forces in the race, it is necessary to analyze the situation on a regional basis.  (more…)

Regna l’incertezza, è ancora testa a testa tra Trudeau e O’Toole

TORONTO – L’ultima settimana di campagna elettorale si apre sulla falsariga del filo conduttore che sta caratterizzando il percorso che ci porta alle urne: quello dell’incertezza. Gli ultimi sondaggi, realizzati dopo i due dibattiti televisivi dell’8 e del 9 settembre tra i leader dei partiti, hanno confermato come i liberali e i conservatori siano impegnati in un serrato testa a testa, con i neodemocratici in difficoltà e con una impressionante crescita a destra del People’s Party di Maxime Bernier… Read More in Corriere Canadese >>> 

Uncertainty reigns, neck and neck race between Trudeau and O’Toole

TORONTO – The last week of the election campaign opens along the lines of the common thread that is characterizing the path that leads us to the polls: that of uncertainty. The latest polls, carried out after the two televised debates of 8 and 9 September between the leaders of the parties, have confirmed that the Liberals and Conservatives are engaged in a tight head-to-head, with the neo-Democrats in difficulty and with an impressive growth to the right of Maxime Bernier’s People’s Party.  (more…)

Prime Minister Trudeau trails in snap election

TORONTO – A majority government hoping Canadian PM Justin Trudeau faces now a possible defeat in a snap election called on September 20, which election authority earmarked as most expensive in history with a price tag of $610 million, that’s $100 million more than the 2019 election. But, Trudeau defended his decision and said his main rival would undermine the fight against COVID-19.  (more…)

Trudeau presenta il suo programma: spese per 78 miliardi. Ma è allarme sondaggi

TORONTO – Rilancio dell’economia, sostegno alla classe media, fondi alla sanità, controllo delle armi e lotta ai cambiamenti climatici. Sono questi i temi chiave della piattaforma elettorale del Partito Liberale presentata ieri a Toronto dal leader grit Justin Trudeau. Un programma, quello annunciato dal primo ministro uscente, che comprende un piano di spesa complessivo da 78 miliardi di dollari spalmati nei prossimi cinque anni, con 13 miliardi che saranno investiti nel corrente anno fiscale… Read More in Corriere Canadese >>> 

Trudeau unveils 2021 election platform

TORONTO – Boosting the economy, supporting the middle class, funding for health care, arms control and fighting climate change. These are the key themes of the Liberal Party’s electoral platform presented today in Toronto by grit leader Justin Trudeau. A program, the one announced by the outgoing prime minister, which includes a total spending plan of 78 billion dollars spread over the next five years, with 13 billion that will be invested in the current fiscal year. (more…)

Avanti O’Toole e Singh, ora Trudeau rischia la tempesta perfetta

TORONTO – La tempesta perfetta, uno scenario da incubo, si sta materializzando per Justin Trudeau. I nuovi sondaggi certificano il momento di grande difficoltà per il primo ministro uscente, che non solo incassa il rafforzamento del Partito Conservatore nelle intenzioni di voto, ma che è anche costretto a subire la crescita dell’Ndp. Il Partito Liberale, partito alla vigilia della campagna elettorale nettamente in vantaggio, in questo momento è fortemente ridimensionato, stretto tra due fuochi, con Erin O’Toole che continua a rosicchiare voti da destra e con Jagmeet Singh che inizia ad erodere il consenso da sinistra… Read More in Corriere Canadese >>> 

Now Trudeau risks the perfect storm

TORONTO – The perfect storm, a nightmare scenario, is materializing for Justin Trudeau. The new polls certify the moment of great difficulty for the outgoing prime minister, who not only collects the strengthening of the Conservative Party in voting intentions, but who is also forced to suffer the growth of the NDP. The Liberal Party, which started on the eve of the election campaign clearly ahead, is currently strongly downsized, caught between two fires, with Erin O’Toole continuing to gnaw votes from the right and with Jagmeet Singh beginning to erode the consensus from the left. And this is precisely the most alarming fact that worries the entourage of the liberal leader: the rise, completely unexpected, of the neo-democrats.  (more…)

Urne, salto nel buio per Justin Trudeau: Ontario in bilico

TORONTO – Per definizione, quando si fa un salto nel buio, non si ha mai la certezza di come vada a finire. Queste elezioni anticipate, provocate e fortemente volute dal primo ministro uscente, potrebbero in definitiva rivelarsi un azzardo dal conto salatissimo. Dobbiamo però fare un passo indietro e cercare di analizzare i motivi che hanno spinto Justin Trudeau a giocarsi la carta del voto in un momento in cui la stragrande maggioranza dei canadesi è alle prese con ben altri problemi rispetto alle scaramucce politiche, le accuse e i veleni che inevitabilmente ci accompagneranno per tutta la campagna elettorale… Read More in Corriere Canadese >>> 

A leap in the dark for Justin Trudeau

TORONTO – By definition, when you take a leap in the dark, you never have the certainty of how it will turn out. These early elections, provoked and strongly desired by the outgoing prime minister, could ultimately turn out to be a gamble with a very high bill. However, we must take a step back and try to analyze the reasons that led Justin Trudeau to play the voting card at a time when the vast majority of Canadians are struggling with many other problems than the political skirmishes, accusations and poisons that will inevitably accompany us throughout the election campaign. The starting point is the results of the two-year vote, which gave the Liberal leader a narrow majority relative to the House of Commons.  (more…)

Dalla Nova Scotia ai sondaggi arrivano segnali negativi per Justin Trudeau

TORONTO – Ancora segnali negativi per Justin Trudeau in questa prima settimana di campagna elettorale. L’esito del voto in Nova Scotia e il nuovo sondaggio della Abacus mettono in luce degli elementi che il leader liberale non dovrebbe sottovalutare in vista dell’appuntamento alle urne del prossimo 20 settembre. Nella provincia atlantica il Progressive Conservative guidato dal candidato premier Tim Houston ha stravinto le elezioni locali, conquistando la maggioranza assoluta all’assemblea provinciale, quasi raddoppiando il numero di deputati… Read More in Corriere Canadese >>> 

Nova Scotia and polls: negative signals for Justin Trudeau

TORONTO – Still negative signals for Justin Trudeau in this first week of campaigning. The outcome of the vote in Nova Scotia and the new Abacus poll highlight elements that the Liberal leader should not underestimate in view of the appointment at the polls on September 20th. In the Atlantic province, the Conservative Pogressive led by prime ministerial candidate Tim Houston won the local elections, winning an absolute majority in the provincial assembly, almost doubling the number of deputies. The Liberal Party, which under Stephen McNeil first and prime ministerial candidate Iain Rankin then led the province during the Covid-19 pandemic, suffered a completely unexpected blow, winning just 17 seats.  (more…)

Erin O’Toole presenta la piattaforma tory, Singh contro Trudeau

TORONTO – Rilancio dell’economia, sostegno alla crescita, rafforzamento delle misure anti-Covid, aumento dei fondi per la Sanità. Sono questi i principali provvedimenti contenuti nella piattaforma elettorale del Partito Conservatore presentata ieri dal leader tory Erin O’Toole. Si tratta di un corposo documento di 160 pagine, con il quale O’Toole cerca di gettare le basi per raggiungere quella fetta di elettorato non soddisfatta del lavoro svolto dal primo ministro uscente durante la pandemia… Read More in Corriere Canadese >>> 

(foto: Elections.ca)

Referendum su Trudeau, nodo sulla necessità di tornare alle urne

  

TORONTO – Il voto federale del 20 settembre rappresenta una scommessa per Justin Trudeau. Alle urne la consultazione elettorale si trasformerà inevitabilmente in una sorta di referendum su come il primo ministro uscente ha gestito l’emergenza Covid-19 e, in prospettiva, su come il Paese potrà uscire dalla crisi economica provocata dalla pandemia. Stando ai sondaggi, il leader liberale ai nastri di partenza parte in vantaggio rispetto agli altri candidati alla guida del Canada, anche se l’obiettivo di raggiungere una maggioranza parlamentare – a differenza del voto di due anni fa – resta ancora molto lontano… Read More in Corriere Canadese >>> 

(foto: Elections.ca)

The election will be a referendum on how Trudeau handled the pandemic

TORONTO – The federal vote on September 20 is a gamble for Justin Trudeau. At the polls, the election will inevitably turn into a sort of referendum on how the outgoing prime minister managed the Covid-19 emergency and, in the future, on how the country can get out of the economic crisis caused by the pandemic. According to the polls, the Liberal leader at the starting line is ahead of the other candidates for the leadership of Canada, although the goal of achieving a parliamentary majority – unlike the vote two years ago – still remains a long way off.  (more…)

Conservatives release the full platform, Singh vs. Trudeau

TORONTO – Relaunching the economy, supporting growth, strengthening anti-Covid measures, increasing funds for Health. These are the main measures contained in the Conservative Party’s electoral platform presented today by Tory leader Erin O’Toole. It is a substantial 160-page document, with which O’Toole tries to lay the foundations to reach that slice of the electorate not satisfied with the work done by the outgoing prime minister during the pandemic.  (more…)

Virus and suspects: Rota challenges Trudeau about the scientists fired in Winnipeg

Article by Francesco Veronesi — Translation and Video: CNMNG Staff

Anthony Rota challenges Justin Trudeau. The battleground is the controversial story surrounding the firing of two virologists of Chinese origin from the National Microbiology Laboratory, a maximum-security laboratory in Winnipeg where lethal viruses such as Ebola are studied. (more…)

Viruses and suspects: Rota challenges Trudeau about scientists fired in Winnipeg

TORONTO – Anthony Rota challenges Justin Trudeau. The battleground is the controversial story surrounding the dismissal of two virologists of Chinese origin from the National Microbiology Laboratory, a maximum-security laboratory in Winnipeg where lethal viruses such as Ebola are studied. This tug-of-war, which has been developing for several weeks, has gone a little undertrack but is likely to lead to a serious institutional crisis between the legislative and executive powers here in Canada in the near future. (more…)

Tre nuovi senatori: Trudeau ignora ancora gli italiani

Article by Francesco Veronesi — Video: Rosanna Colavecchia

TORONTO – Un sindacalista, un sindaco, il Ceo del più grande porto del Canada Atlantico. Sono questi i tre nuovi senatori nominati da Justin Trudeau, che ancora una volta ha preferito ignorare le pressioni da parte della comunità italiana riguardo la nomina di un rappresentante italocanadese in Ontario. (more…)

Toplu mezarda 215 çocuğun kalıntıları, Trudeau: “Kanada tarihinde utanç verici bölüm”

article by Marzio Pelù, translation and video by Betul Sarikaya

Twitter’da Kamloops Kızılderili Okulu yakınlarındaki bir toplu mezarda 215 çocuğun kalıntılarının bulunması haberini Kanada Başbakanı Justin Trudeau “Ülkemizin tarihinin karanlık ve utanç verici bir bölümü” diyerek böyle yorumladı. (more…)

The remains of 215 children in a mass grave, Trudeau: “Shameful chapter in the history of Canada”

“A dark and shameful chapter of our country’s history”: this is how Canadian Prime Minister Justin Trudeau commented, on Twitter, the news of the discovery of the remains of 215 children in a mass grave near the Kamloops Indian Residential School (in the pic above, in 1970) in British Columbia: a institute opened in the late 1800s and closed in 1978, which was part of the network of schools founded by the government and mainly administered by Catholic churches (in the case of Kamloops, the management came under the control of the government in the second half of the 1960s), at the aim to “separate” the children of the indigenous people from their culture to “assimilate” them into the dominant culture. (more…)

I resti di 215 bambini in una fossa comune, Trudeau: “Capitolo vergognoso della storia del Canada”

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“Un capitolo nero e vergognoso della storia del nostro Paese”: cosi il premier canadese Justin Trudeau ha commentato, su Twitter, la notizia del ritrovamento dei resti di 215 bambini in una fossa comune vicino alla Kamloops Indian Residential School, in British Columbia (nella foto sopra, una classe della Kamloops negli anni Cinquanta): un istituto aperto alla fine del 1800 e chiuso nel 1978, che faceva parte della rete di scuole fondate dal governo e prevalentemente amministrate dalle chiese cattoliche (nel caso della Kamloops, la gestione passò sotto il controllo del governo nella seconda metà degli anni Sessanta), allo scopo di “separare” i figli degli indigeni dalla loro cultura per “assimilarli” nella cultura dominante. (more…)

Justin Trudeau issues formal apology to Italian Canadians interned during Second World War

TORONTO – Justin Trudeau today offered at the House of Commons an official apology for the treatment of the Italian-Canadian community in the 1940s. The mea culpa recited by the Prime Minister for the decisions taken by the government of the time led by William Lyon Mackenzie King was not limited, as was to be expected, to the narrative of the suffering and injustice suffered by 600 men and four women of Italian origin interned in concentration camps scattered throughout the country, but touched all the strings of labour and tribulations suffered by all Italian Canadians since June 1940. (more…)

Justin Trudeau to the Italian-Canadians: “We are sorry, chiediamo scusa”

The Prime Minister of Canada, Justin Trudeau, officially apologized to the Italian-Canadians interned during the Second World War as considered “enemy aliens”: a designation that caused many to lose their jobs, depriving their families of a sustainable income , making their homes prone to the projects of rapacious city officials eager to expropriate them for non-payment of property taxes. (more…)

PM Trudeau Delivers Apology for Internment of Italian Canadians During Second World War: watch the live video

Today, Prime Minister Trudeau will rise in the House of Commons, today, May 27 and offer apologies to a class of Canadians for what their Canadian government of the day did to them, 80 years ago. Briefly, it declared them “enemy aliens”.

That designation caused many to lose their jobs, depriving their families of sustainable income, making their homes prone to the designs of rapacious municipal officials eager to expropriate for non-payment of property taxes. It subjected all of them to placement under police surveillance, exposed them all to vexatious and malicious ridicule and lead more than 700 individuals being interned in concentration camps without due process.

Their “crime”? They we were of Italian ethnicity. Overnight, the designation “converted” them from being valuable members of the Canadian federation to being labeled Fascists, Nazis, Imperialist…

WATCH THE LIVE DISCUSSION IN THE HOUSE OF COMMONS, CLICK HERE AND PRESS PLAY: https://www.cpac.ca/en/direct/cpac1/

È morto il principe Filippo di Edimburgo
Il premier Trudeau: “Uomo di grande
determinazione e convinzione”

LONDRA – E’ venuto a mancare, all’età di 99 anni, il principe Filippo (nella foto): è stata la Regina di Inghilterra ad annunciare “la morte del suo amato marito, Sua Altezza Reale, il Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Sua Altezza Reale si è spento in pace questa mattina al Castello di Windsor”, recita il comunicato di Buckingham Palace. (more…)

Justin Trudeau praises Bangabandhu, Bangladesh’s Father of the Nation

Muhammad Ali Bukhari, CNMNG News

Toronto, March 18: Today, the Canadian Prime Minister Justin Trudeau in a video message said the independent and democratic Bangladesh was built based on Father of the Nation Bangabandhu Sheikh Mujibur Rahman’s love for his people. He categorically said, “Something we are able to celebrate [50 years of independence] today because of Sheikh Mujibur Rahman’s vision for an independent and democratic country, one which was built on his love for its people.” (more…)

Perguntas ao Ex.mo Sr.Primeiro-Ministro Justin Trudeau

(estas foram as questões colocadas por Manuel Alexandre – Today in Toronto with Manuel Alexandre)

Agora que terminou a parceria entre o governo do Canadá e da China (ou digamos a CanSino Biologics e militares da China); -Pode o Sr. Primeiro-Ministro afirmar aos canadianos, inequivocamente, que isso não foi em parte ou na totalidade, um acto de retaliação da China contra o Canadá, devido ao seu papel na captura da Sra.Meng Wanzu? (more…)

Adiós al spring break Trudeau suspende vuelos e impacta a México, El Caribe… y a Canadá

Desde el inicio del 2021, Canadá comenzó a exigir que todos los residentes y viajeros presenten una prueba negativa de Covid-19 antes de su salida a Canadá. Pero desde México, que forma junto a Canadá y Estados Unidos el tratado comercial T-MEC, y los países del Caribe no hay siquiera vuelos.

El primer ministro canadiense, Justin Trudeau, anunció las nuevas restricciones de viaje diciendo que todas las aerolíneas, incluyendo Air Canada, estuvieron de acuerdo en cancelar “todos los destinos del Caribe y México” hasta el 30 de abril. (more…)

Bye, bye spring break! Trudeau suspends flights and impacts Mexico, the Caribbean… and Canada

Beginning 2021, Canada began requiring all residents and travellers to submit a negative test for Covid-19 before leaving for Canada. But from Mexico, which together with Canada and the United States forms the CUSMA trade agreement, and the Caribbean countries there are not even flights.

Canadian Prime Minister Justin Trudeau announced the new travel restrictions saying that all airlines, including Air Canada, agreed to cancel “all destinations in the Caribbean and Mexico” until April 30. (more…)