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La morte, un suono uguale in tutte le lingue

Prosegue sul Corriere Canadese la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico… Read More in Corriere Canadese >>> 

Covid-19, altre 42 vittime in Ontario e 52 in Quebec. Via tutte le restrizioni in Sask

TORONTO – Nuovo calo, ieri, del numero di pazienti Covid-19 nelle terapie intensive dell’Ontario: adesso sono 474 ( contro i 486 di lunedì), il numero più basso dal lo scorso 10 gennaio, quando i ricoverati in ICU erano 438. Di questi pazienti, l’82% è effettivamente in cura per il Covid-19 mentre il 18% è risultato positivo dopo il ricovero avvenuto per altre patologie. 174 sono completamente vaccinati, 158 non sono vaccinati e 10 sono parzialmente vaccinati, mentre non sono state fornite informazioni sulla vaccinazione per i restanti 132 pazienti… Read More in Corriere Canadese >>> 

Si riapre al 50% dal 31 gennaio. Tutte le tappe

TORONTO – “Il peggio è alle nostre spalle”. Parola di Doug Ford. Con questo motto, ieri il premier dell’Ontario ha annunciato il piano di riapertura: prima tappa il 31 gennaio, quando ristoranti, palestre, cinema e altri ambienti interni potranno riaprire con una capacità del 50%, come parte di un piano più ampio per revocare gradualmente la maggior parte delle restrizioni Covid-19 entro la metà di marzo… Read More in Corriere Canadese >>> 

Una poesia in tutte le lingue
per abbracciare il mondo

Non possiamo vederci, è vietato abbracciarsi. E chi è lontano resta lontano, perché non possiamo viaggiare. Ma c’è la poesia, che unisce i cuori. E se tradotta in tutte le lingue del mondo, cancella anche le distanze. Come è accaduto con “Parliamo con gli occhi”, che in pochi mesi è diventata una sorta di inno multilingue (dall’Italiano all’Afrikaans, fino alla lingua dei Nativi Canadesi) che abbraccia il mondo proprio quando il mondo stesso non può farlo. Un piccolo grande miracolo in piena pandemia, che si è presto trasformato in un progetto intitolato, non a caso, “La poesia abbraccia il mondo”. (more…)