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Claudi, the civil-servant hero who remained in Kabul to save people

KABUL – While the embassies of all the countries of the world closed and the diplomats fled, he remained there, in the midst of chaos, among the desperate people of Kabul. And the photos that have immortalized him as he picks up a child to take him to safety at the airport have been around the world. Tommaso Claudi, the last official of the Italian embassy left at the Kabul airport after the return of the Taliban to Afghanistan, has been involved for days in evacuating his fellow citizens in the Afghan capital. But no one knew until those photos ended up on the “net”: you can see him, helmet over the shoulder and bulletproof vest, crouching on a wall to grab a 7 or 8 year old child and carry him safely to the side of the airport manned by the US military.  (more…)

Kabul, donne nel mirino. E il prezzo del burqa è alle stelle

KABUL – Donne picchiate, giovani frustati solo perché indossavano i jeans. E burqa che vanno a ruba. Con il ritorno dei talebani, Kabul ha fatto un salto indietro di vent’anni, nonostante i “buoni propositi” manifestanti dai militanti dell’Emirato Islamico al loro arrivo nella capitale del Paese. A fare da cassa di risonanza alla “nuova” situazione sono soprattutto i social network. In un post pubblicato su Facebook e riportato dal quotidiano britannico Daily Telegraph, un ragazzo afghano ha raccontato che stava camminando con i suoi amici a Kabul quando sono stati fermati da alcuni talebani che li hanno accusati di “non rispettare l’Islam” perché indossavano i jeans. Due sono riusciti a scappare ma gli altri sono stati picchiati, frustati sul collo e minacciati con una pistola… Read More in Corriere Canadese >>> 

Nella foto, da Wikimedia Commons, un negozio di burqa a Kabul (commons.wikimedia)

Donne in piazza a Kabul. Il dramma delle mamme

KABUL – Sono le donne le vere protagoniste. Quelle che guidano i cortei anti-talebani nelle strade di Kabul, sventolando la bandiera afghana, e quelle che a pochi chilometri di distanza, nell’aeroporto della capitale del nuovo Emirato Islamico, passano i loro figli più piccoli oltre il filo spinato ai soldati stranieri: “Portateli via con voi”. Sono ore drammatiche in Afghanistan: le iniziali “rassicurazioni” dei talebani – “siamo cambiati”, “non faremo nel male a nessuno” – sembrano smentite dai video che da ormai tre giorni circolano sui social network. Come quello… Read More in Corriere Canadese >>>