MONTREAL – Domani, 9 dicembre, nel pomeriggio, l’Ambasciata d’Italia in Canada organizza a Montreal, assieme al locale Consolato Generale ed alla Camera di Commercio, una tavola rotonda sull’intelligenza artificiale, con la partecipazione del viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, che sarà in Canada per partecipare alla Ministeriale Digitale e Industria G7…
MONTREAL – La comunità scientifica italiana in Canada è più viva che mai, e la dimostrazione è l’istituzione del “Capitolo” (Chapter) quebecchese di ISSNAF, l’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation: un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2007 da 36 eminenti scienziati italiani in Nord America sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, allo scopo di collegare, valorizzare e celebrare la diaspora intellettuale italiana in Nord America…
TORONTO – Il governo federale è alle prese col nodo Cusma e le incertezze della guerra commerciale. E allo stesso tempo l’esecutivo guidato da Mark Carney (nella foto sopra) deve fare i conti con l’imboscata parlamentare apparecchiata dal leader conservatore Pierre Poilievre, che ha presentato una mozione sul memorandum d’intesa (MOU) raggiunto dallo stesso primo ministro con la premier dell’Alberta Danielle Smith…
TORONTO – For us “Canadians” the concept of “diversity”- differences – has come to mean a quasi- religious adherence to an “identity” that defines its own history, and its rights to the benefits accruing to those who fit that definition – we are all villagers within clearly delineated, commonly recognized, geographic/political/demographic boundaries. Italians have seen this movie before; it has been a “creative” phenomenon, a struggle of life that rewards resilience, tolerance and innovative models of governance…
TORONTO – Per noi “canadesi” il concetto di “diversità” – differenze – è arrivato a significare un’adesione quasi religiosa a un’”identità” che definisce la propria storia e i propri diritti ai benefici che spettano a coloro che rientrano in tale definizione: siamo tutti abitanti di un villaggio entro confini geografici/politici/demografici chiaramente delineati e comunemente riconosciuti. Gli italiani hanno già visto questo film; è stato un fenomeno “creativo”, una lotta per la vita che premia la resilienza, la tolleranza e modelli di governance innovativi…
