TORONTO – È un momento decisamente negativo, politicamente, per il premier dell’Ontario, Doug Ford. Dopo il sondaggio dell’Angus Reid Institute – pubblicato nell’edizione di ieri – che relega Ford all’ultimo posto della classifica del gradimento dei premier, oggi è la volta di un’indagine dell’istituto “Pollara” che evidenzia come ben il 69% degli abitanti dell’Ontario interpellati sia “arrabbiato” con il premier per la vicenda della Greenbelt. Praticamente 7 su 10 disapprovano il fatto che il governo Ford abbia tolto più terreni dalla “cintura verde” per costruire nuove case, nonostante la crescente frustrazione per un mercato immobiliare ristretto che sta spingendo i prezzi fuori portata…
TORONTO – It’s a decidedly bad time, politically, for Ontario Premier Doug Ford. After the survey by the Angus Reid Institute – published yesterday – which relegates Ford to last place in the ranking of prime ministers approval, today it is the turn of a survey by the “Pollara” institute which highlights how 69 % of Ontarians surveyed are “angry” at the premier over the Greenbelt issue. Virtually 7 in 10 disapprove of the Ford government taking more land out of the “Green Belt” to build new homes, despite growing frustration with a tight housing market that is pushing prices out of reach. →
TORONTO – Un tracollo senza precedenti, almeno negli ultimi otto anni. Il Partito Liberale precipita nelle intenzioni di voto mentre i conservatori raggiungono la soglia del 40 per cento, con una forbice tra i due partiti che si allarga al 14 per cento. L’istantanea fornita ieri da Abacus Data lascia poco spazio alle interpretazioni: rispetto alle ultime tre elezioni federali i rapporti di forza tra le principali forze politiche del nostro Paese sono profondamente mutate e proporzionalmente al crollo di popolarità del primo ministro Justin Trudeau troviamo una crescita del consenso per il leader conservatore Pierre Poilievre. Stando all’indagine demoscopica condotta da Abacus, se si votasse in questo momento i conservatori si attesterebbero al 40 per cento, con il Partito Liberale al 26 per cento e l’Ndp al 19 per cento…
TORONTO – Se non è una grande fuga poco ci manca: gli elettori più giovani stanno abbandonando in massa il Partito Liberale. L’ulteriore conferma arriva da un’istantanea scattata ieri da un sondaggio della Nanos Research, nel quale si mette in luce come la fascia dell’elettorato più giovane – dai 18 ai 29 anni – non sembra più intenzionata a votare per Justin Trudeau e si stia guardando attorno per vagliare le altre proposte politiche in vista delle elezioni del 2025. Stando allo studio demoscopico di ieri, che ricalca in larga parte il sondaggio di Abacus Data di qualche giorno fa, ma con valori ancora più preoccupanti per il primo ministro – in questo momento solamente il 15,97 per cento dei giovani elettori voterebbe per i liberali…





