Il Canada si doterà presto di un regime di trust di proprietà dei dipendenti (EOT)

Pubblichiamo una nota dell’Onorevole Tony Loffreda (nella foto sopra), senatore canadese indipendente, sul regime di trust di proprietà dei dipendenti (EOT).

Il Canada si doterà presto di un regime di trust di proprietà dei dipendenti (EOT). Era risaputo che sarebbe successo, visto che nella Legge di Bilancio del 2021 il Governo federale aveva espresso per la prima volta l’intenzione di impegnarsi con le parti interessate ad esaminare gli ostacoli che si frappongono alla creazione di questi trust. 

Un anno dopo, nella Legge di Bilancio 2022, e più recentemente, nella Manovra Finanziaria del 2023, il Governo ha riconfermato il proprio impegno a integrare gli EOTs nell’Income Tax Act ed ha chiesto ulteriori feedback alle parti interessate per assicurarsi che il modello che il Canada avrebbe adottato avresse avuto successo, reggiungendo gli obiettivi prefissati. Dopo le consultazioni di quest’estate, il governo ha finalmente presentato il suo piano nella Dichiarazione Economica Autunnale che la Vice Prima Ministra e Ministra delle Finanze ha depositato la settimana scorsa alla Camera dei Comuni.

Descritto dal governo come un meccanismo che permette ai dipendenti di condividere il successo del proprio lavoro sostenendo la partecipazione alle decisioni aziendali e consentendo ai lavoratori di ricevere la loro quota di profitti, sono da tempo un convinto sostenitore degli EOTs.

Per mesi, la «Canadian Employee Ownership Coalition», di cui sono un grande simpatizzante, ha collaborato con il Dipartimento delle Finanze e si è adoperata per ottenere il miglior modello di EOTs possibile per gli imprenditori e le imprese canadesi. La nostra Coalizione era consa del fatto che, senza incentivi adeguati, gli imprenditori probabilmente non avrebbero considerato gli EOT un’opzione allettante.

Tutto il nostro duro lavoro è stato ripagato la settimana scorsa, quando il governo ha annunciato che avrebbe integrato gli incentivi nel suo modello, cosa che fin dall’inizio era stata riluttante a includere. Ora il governo propone un’esenzione fiscale per i primi 10 milioni di dollari di profitti (capital gains) realizzati sulla vendita di un’azienda a un EOT.

Il tempismo di questa misura non poteva essere migliore. Le proiezioni indicano che il 76% degli imprenditori canadesi prevede di andare in pensione nel prossimo decennio. Avere gli EOTs come opzione alternativa per qualsiasi piano di successione aziendale è piuttosto interessante e, con l’annuncio della scorsa settimana, un incentivo che, spero, gli imprenditori canadesi prenderanno seriamente in considerazione.

Infatti, secondo la Federazione canadese delle piccole imprese, il 59% degli imprenditori è a favore dell’adozione degli EOTs e più della metà degli intervistati ha anche affermato che sarebbe più propenso a vendere la propria azienda ai propri dipendenti se gli incentivi fossero integrati nel modello canadese.

Il Governo prevede che nei prossimi quattro anni questa misura decurterà le entrate federali di 52 milioni di dollari.  Pur apprezzando il fatto che il Governo debba essere sempre più responsabile dal punto di vista fiscale, sono fermamente convinto che i benefici a lungo termine siano sicuramente superiori ai costi a breve termine.

Innanzitutto, e cosa forse più importante, gli EOTs permettono ai dipendenti di raccogliere i frutti del successo del datore di lavoro e di partecipare alla distribuzione degli utili. Inoltre, gli EOTs possono contribuire a sostenere le economie locali, a proteggere i posti di lavoro, a migliorare le prestazioni aziendali e persino a mitigare e ridurre le disuguaglianze tra i lavoratori.

Con un governo federale impegnato a far crescere la classe media, questa misura dovrebbe aiutare i lavoratori canadesi ad accumulare più ricchezza e, si spera, a rendere la loro vita un po’ più accessibile nel lungo periodo. Naturalmente, gli EOTs sono molto interessanti anche per gli stessi imprenditori e proprietari perché possono contribuire a proteggere e preservare l’eredità della loro azienda, assicurarsi che il lavoro di una vita resti nella loro Comunità, salvaguardare e rafforzare i legami che hanno instaurato e coltivato con la loro gente, i loro clienti e il loro personale nel corso di molti anni e decenni.

Mettendo da parte la politica e la partigianeria, credo che l’annuncio della scorsa settimana possa essere un ottimo esempio di consultazioni andate a buon fine.

Solo pochi mesi fa era evidente che il governo voleva introdurre gli EOTs senza l’incentivo sui profitti (capital gains). La sensazione era che volessero introdurre gli EOTs in modo graduale e valutarne il successo iniziale prima di aggiungere eventuali incentivi nel modello finale.

Chiaramente, il governo ha sempre mantenuto un approccio aperto. Ho scritto ampiamente sull’argomento, ho parlato con l’ufficio del Ministro e la Coalizione ha esercitato pressioni sul Ministero delle Finanze. Il governo è rimasto all’ascolto e penso che ora abbiamo davanti a noi un’alternativa interessante e allettante da prendere in considerazione per gli imprenditori, che si tratti di un piano di successione o meno.

Sia gli imprenditori che i dipendenti possono trarre enormi benefici dai trust di proprietà dei dipendenti, e non vedo l’ora di esprimere il mio voto a favore di questa misura quando il Senato esaminerà il prossimo disegno di legge che trasformerà questo concetto in legge.

Onorevole Tony Loffreda, Senatore canadese indipendente (Québec)