CORRIERE CANADESE / Bimbi scomparsi, continua l’angosciosa ricerca

TORONTO – Svaniti nel nulla. Da venerdì scorso non c’è traccia dei fratellini Lily Sullivan di 6 anni, e Jack Sullivan di 4 anni. I due bimbi sono stati visti l’ultima volta nella loro casa in Gairloch Road a Lansdowne Station, circa 20 chilometri a sud-ovest di New Glasgow in Nova Scotia. Da allora, la polizia e le agenzie di ricerca e soccorso hanno setacciato la zona alla ricerca dei bambini, che ritengono si siano allontanati dalla loro casa… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Alberta, separatisti in piazza. “Ora basta, via dal Canada”

EDMONTON – In principio fu il Quebec. Il sogno di una Nazione indipendente, separata dal resto del Canada, è sempre stato appannaggio della provincia più francofona (e meno nordamericana) del Paese. Ma i due referendum per l’indipendenza – nel 1980 e nel 1995 – bocciarono tale idea, anche se non proprio nettamente: nel ’95, i “no” prevalsero sui “sì” 50,58% a 49,42%. Per un soffio, il Quebec non si “staccò”… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Cosa, quando, perché: il Canada dopo le elezioni, Atto I, Scena 1

TORONTO – Se questo può sembrare un misero tentativo di alludere ai drammi shakespeariani, tenete duro. Come si dice in Italia, “il buongiorno si vede dal mattino”. Appena due giorni dopo i risultati delle elezioni, in un tipico contesto politico canadese “banale”, un nuovo protagonista ha fatto il suo ingresso sul palcoscenico… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Rompicapo dazi, tutto pronto per il meeting Carney-Trump

TORONTO – Ricucire un rapporto ormai deteriorato e porre fine alla guerra commerciale. È questo l’obiettivo di Mark Carney, che domani sarà a Washington alla Casa Bianca per il suo primo incontro con il presidente americano Donald Trump. Un meeting, quello annunciato dallo stesso ministro, che servirà ai due leader per capire se si potrà tornare a breve a una normalizzazione dei rapporti o se, al contrario, il braccio di ferro commerciali sarà destinato a durare ancora a lungo. Ovviamente il governo canadese vorrebbe trovare un terreno comune con l’inquilino della Casa Bianca… Read More in Corriere Canadese >>> 

Hundreds of people rallied at the Alberta legislature to support separation from Canada

EDMONTON – In the beginning it was Quebec. The dream of an independent nation, separate from the rest of Canada, has always been the prerogative of the most French-speaking (and least North American) province in the country. But the two referendums for independence – in 1980 and 1995 – rejected this idea, although not entirely clearly: in 1995, the “no” votes prevailed over the “yes” votes 50.58% to 49.42%. By a hair’s breadth, Quebec did not “break away”. Today, the wind of separatism is blowing strongly in Alberta, the most American province in Canada. There, the secessionist movement actually already existed but has now gained strength and what until now had been a breeze risks turning into a tornado, powered by the victory of Donald Trump in the USA and the defeat of the Canadian Conservatives in the federal elections. Continue reading