CORRIERE CANADESE / Frena l’inflazione, ma continua la corsa verso l’alto dei beni alimentari

TORONTO – L’inflazione si raffredda in Canada, ma i prezzi dei beni alimentari continuano a crescere a ritmo sostenuto: per i consumatori le incertezze nell’immediato futuro non sono finite. È questa l’istantanea scattata dal rapporto mensile di Statistocs Canada che mette in luce come l’aumento del costo della vita nel nostro Paese abbia segnato a marzo un più 4,3 per cento, in calo rispetto ai valori di febbraio, quando l’inflazione viaggiava attorno al 5,2 per cento. Per trovare valori così contenuti – si legge nel rapporto – dobbiamo tornare indietro di 18 mesi, all’agosto del 2021. 

In sostanza, le strategie monetarie applicate da Bank of Canada, con il rialzo progressivo del tasso di sconto, iniziano a dare i loro frutti, anche se rimangono alcune nubi all’orizzonte. In primo luogo, l’obiettivo dichiarato della Banca Centrale canadese è di tornare a viaggiare sull’aumento del 2 per cento su base annua, un target ancora abbastanza lontano rispetto ai valori attuali. In secondo luogo, e qui si entra direttamente nel portafoglio dei consumatori, i prezzi dei generi alimentari e più in generale dei prodotti che compongono il carrello della spesa continua a viaggiare a un ritmo elevato, il doppio rispetto al resto. Insomma, il costo della vita su basa annua subisce un rallentamento, ma fare la spesa rappresenta un salasso per i canadesi.

In media, i generi alimentari hanno subito un aumento del 9,7 per cento a marzo, in calo rispetto a febbraio – quando il valore viaggiava sul 10,7 per cento – con un rallentamento troppo contenuto rispetto a quanto voluto da Bank of Canada. Ora, il probabile aumento dei prodotti energetici – ieri la benzina ha subito una nuova impennata, con lo spettro dei 2 dollari al litro entro l’estate sempre più concreto – potrebbe incidere nei prossimi mesi anche sui valori generali dell’inflazione e questo potrebbe provocare un nuovo intervento della Banca Centrale sui tassi d’interesse: tradotto, mutui a tasso variabile e linee di credito più alti.

Per quanto riguarda i singoli prodotti presi in considerazione nel paniere dei beni di Statistics Canada, i grassi e gli oli commestibili hanno visto un aumento del 19,3 per cento su base annua a marzo 2023, il più grande di tutti i prodotti alimentari sull’IPC aggiornato. Tra febbraio e marzo 2023, i prezzi dei grassi e degli oli alimentari sono aumentati dell’1,1 per cento.

I prezzi delle mele continuano a essere elevati, aumentando del 3 per cento da febbraio a marzo 2023, con un aumento del 15,8 per cento su base annua. Nonostante un calo mensile del 3,2 per cento, la farina e le miscele di farina hanno continuato ad avere un elevato aumento dei prezzi anno su anno del 14,4%.

I prezzi dei prodotti a base di pasta, che utilizzano sia farina che uova, rimangono elevati anno su anno con un tasso di inflazione del 14,2 per cento. Tra febbraio e marzo 2023, i prezzi sono aumentati dell’1 per cento su questi prodotti.

Anche i biscotti e i cracker sono stati più costosi a marzo, con un aumento del 12,2 per cento su base annua e un aumento del 2,3 per cento rispetto a febbraio 2023. I prezzi di pane, panini e focacce sono aumentati dell’1,8 per cento tra febbraio e marzo 2023, con un’inflazione del 13,5 per cento su base annua.

I cereali hanno visto prezzi elevati a marzo, con una differenza del 2,3 per cento rispetto a febbraio 2023. Anno su anno, il prezzo dei cereali è aumentato del 12,4 per cento.

A febbraio, i succhi di frutta hanno visto un enorme aumento dei prezzi in gran parte a causa del costo delle arance. A marzo, il succo ha continuato a essere costoso con un aumento del 12,7 per cento su base annua e una differenza del 2,2 per cento tra febbraio 2023.

“I prezzi della frutta fresca sono aumentati del 7,1 per cento su base annua a marzo, dopo un aumento del 10,5% a febbraio”, si legge nel rapporto di StatsCan. “I prezzi dell’uva e delle arance hanno contribuito maggiormente alla decelerazione”. Anche se i prezzi della maggior parte degli articoli nei negozi di alimentari sono aumentati o sono rimasti gli stessi, i prezzi di alcuni articoli stanno iniziando a scendere.

Tra febbraio e marzo 2023, i pomodori hanno avuto una delle maggiori diminuzioni dei prezzi, riducendo l’8,9%. L’aumento dei prezzi anno su anno per il prodotto rimane al 10,9 per cento.