Canada Italian News Updates Politics

CORRIERE CANADESE / Sciopero a oltranza: a rischio tutti i servizi

TORONTO – Sia la PSAC che il governo federale avvertono che sono possibili interruzioni dei servizi pubblici poiché quasi un terzo di tutti i lavoratori federali rimane in sciopero. L’azione intrapresa dai membri della Public Service Alliance of Canada (PSAC) potrebbe dunque causare ad un arresto completo della stagione fiscale, rallentamenti al confine e pause per nuove domande di immigrazione e passaporti, solo per citare alcuni esempi. 

In uno dei più grandi scioperi nella storia del Canada, i dipendenti del governo hanno lasciato il lavoro mercoledì partecipando ai picchetti in oltre 250 località in tutto il Paese.

I gruppi di contrattazione coinvolgono oltre 155.000 dipendenti pubblici federali, tra cui 35.000 membri dello staff dell’Agenzia delle Entrate (la CRA) e circa 46.000 lavoratori essenziali.

Il sindacato chiede un aumento del 13,5% nei prossimi tre anni, affermando che gli aumenti sono necessari per tenere il passo con l’inflazione e il costo della vita, ma il Treasury Board e la CRA affermano, entrambi, di aver offerto al sindacato un aumento del 9% in tre anni.

Il presidente nazionale della PSAC, Chris Aylward, ha detto mercoledì ai giornalisti che i membri sono disposti a scioperare “per tutto il tempo necessario”. “I lavoratori sono stufi, i lavoratori sono frustrati e i lavoratori dicono: ‘Basta. Non prenderemo più la spazzatura’ ” ha ribadito.

Intanto, il leader dei Conservatori, Pierre Poilievre, attacca duramente il primo ministro Justin Trudeau. “Ci vuole un tipo speciale di incompetenza per spendere il 50% in più per la burocrazia e finire comunque con il più grande sciopero del servizio pubblico degli ultimi 40 anni. Solo Trudeau avrebbe potuto farcela” ha scritto su Twitter. E nel caso di un tentativo, da parte del govenro federale, di precettare i lavoratori per evitare disagi infiniti alla cittadinanza, i Conservatori non si pronunciano, anche se in passato il partito aveva utilizzato la legislazione sul ritorno al lavoro per rompere lo sciopero dell’Unione canadese dei lavoratori postali nel 2011.

Poilievre è notoriamente antisindacale, ma in questo caso l’occasione è ghiotta: mettere in difficoltà Trudeau che, su questo, è all’angolo visto che il suo unico alleato, il leader federale dell’NDP Jagmeet Singh , si è già detto contrario all’utilizzao della precettazione dei lavoratori. E, anzi, è sceso in piazza con loro, partecipando in prima persona ai picchetti del sindacato e chiedendo al governo federale di negoziare un contratto equo con il PSAC.

Intanto, iniziano a registrarsi i primi disagi, come del resto aveva anticipato il presidente nazionale del PSAC, Chris Aylward. “Ci saranno sicuramente ritardi nelle domande di passaporto, di immigrazione, di assicurazione sul lavoro – ha detto – ed anche le nostre importazioni ed esportazioni potrebbero risentirne, quindi ciò avrà ovviamente un impatto sull’economia”.

La CRA (Canada Revenue Agency), in particolare, ha annunciato che i termini per la dichiarazione dei redditi non saranno prorogati durante lo sciopero. L’accesso on line ai servizi della CRA rimarrà disponibile, anche se potrebbero esserci ritardi per il call center e l’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi. E la CRA è solo la punta dell’iceberg: praticamente tutti i servizi pubblici federali adesso sono a rischio di blocco.

Foto da Twitter – @CanadianLabour

Leave a Reply


cnmng.ca ***This project is made possible in part thanks to the financial support of Canadian Heritage;
and Corriere.ca

“The content of this project represents the opinions of the authors and does not necessarily represent the policies or the views of the Department of Heritage or of the Government of Canada”