CORRIERE CANADESE / Il Papa: “Migranti trattati come numeri”. L’abbraccio con la madre che ha perso la figlia

CITTÀ DEL VATICANO – “Chiediamo oggi questa grazia: di saper amare Gesù abbandonato e di saper amare Gesù in ogni abbandonato”. Parole forti, con un chiaro riferimento ai migranti, quelle pronunciate ieri da Papa Francesco (nella foto sopra) nell’omelia della Messa della Domenica delle Palme. Una funzione che ha visto il Papa di nuovo protagonista, dopo il ricovero in ospedale che aveva preoccupato i fedeli di tutto il mondo. 

Il Pontefice è arrivato in una piazza San Pietro gremita di fedeli (60mila circa) a bordo della papamobile, attraversando l’area tra due ali di folla. L’auto scoperta si è fermata poi ai piedi dell’Obelisco, il Papa è sceso e ha dato avvio alla solenne celebrazione, benedicendo le palme.

Poi l’omelia, con una voce un po’ rauca: “Nell’ora più tragica Gesù prova l’abbandono da parte di Dio”. Una sofferenza riassunta nella frase ‘Mio Dio perché mi hai abbandonato?’ Cristo abbandonato ci smuove a cercarlo ed amarlo negli abbandonati”, ha aggiunto, “perché in loro non ci sono solo dei bisognosi, ma c’è Lui, Gesù abbandonato, che ci ha salvati scendendo fino al fondo della nostra condizione umana”.

Quindi, il riferimento ai migranti (e non solo a loro) è diventato diretto: “Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a se stessi; ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo; migranti che non sono più volti ma numeri; detenuti rifiutati, persone catalogate come problemi”, ha ribadito il Papa, aggiungendo che “ci sono anche tanti Cristi abbandonati invisibili, nascosti, che vengono scartati coi guanti bianchi: bambini non nati, anziani lasciati soli, ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che sentono un grande vuoto dentro senza che alcuno ascolti davvero il loro grido di dolore”.

“È Gesù per ognuno di noi. Tanti hanno bisogno della nostra vicinanza, tanti abbandonati. Anche io ho bisogno che Gesù mi accarezzi, si avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli”. Un riferimento, quest’ultimo, forse anche a quell’abbraccio alla madre che ha perso la figlia, poche ore prima: sabato, infatti, nel lasciare il Policlinico Gemelli, Papa Francesco è uscito dall’auto e ha salutato le persone presenti tra le quali i genitori di una bambina di 5 anni morta venerdì notte nello stesso ospedale. Papa Francesco ha abbracciato la madre, che è scoppiata in lacrime (nella foto sotto), e poi ha rivolto ai due genitori parole di conforto. Il padre, con la voce rotta dal pianto, si è rivolto al Papa dicendogli: “Lei l’ha conosciuta (la bambina) perché nel 2019 è venuto a Casal Bertone e l’ha tenuta in braccio”. Quindi, prima di risalire in macchina, il Pontefice ha pregato insieme ai due genitori e li ha salutati abbracciandoli e baciandoli. Il video della scena ha fatto il giro del mondo, diventando subito virale.

Le condizioni di salute dell’86enne Francesco avevano destato preoccupazione dopo il suo ricovero per difficoltà respiratorie. Ma anche quando era considerato fuori pericolo, c’erano dubbi sulla data del suo ritorno in Vaticano e sulla sua possibile partecipazione ai riti della Settimana Santa. Tali dubbi sono stati fugati venerdì, quando il Vaticano ha annunciato che Francesco sarebbe stato dimesso il giorno successivo e avrebbe partecipato alla settimana più significativa della Chiesa, che commemora la morte e la risurrezione di Cristo raccontate nei Vangeli.

Le celebrazioni continueranno fino alla Messa di Pasqua di domenica 9 aprile. Come in altre occasioni e poiché è costretto sulla sedia a rotelle a causa di dolori al ginocchio, Francesco presiederà solo la cerimonia di domenica, seduto al centro dell’altare. Il Papa è comunque determinato a rispettare il suo programma di lavoro e ha voluto mostrare al mondo che si è ripreso. “Sono ancora vivo”, ha scherzato con fedeli e giornalisti all’uscita dal Policlinico Gemelli, sabato.

Foto: www.vaticannews.va