CORRIERE CANADESE / Bailao fa incetta di endorsement, Perruzza e Chow: battaglia a sinistra

TORONTO – Aumento del costo della vita, affitti alle stelle, sicurezza. Sono stati questi alcuni temi che hanno caratterizzato il dibattito politico di ieri in questa appassionante corsa a sindaco di Toronto. Ma ieri è stata anche la giornata degli endorsement, con alcuni politici di peso che hanno annunciato il loro appoggio ad Ana Bailao. Si tratta degli ex sindaci Art Eggleton e Barbara Hall, che hanno confermato il loro appoggio alla ex vice sindaca. 

Bailao, in questi giorni, ha fatto incetta di endorsement: si va dagli attuali consiglieri comunali Shelley Carroll, Chris Moise e Paul Ainslie alla deputata provinciale Mary-Margaret McMahon, passando per i parlamentari federali James Maloney, Salma Zahid, Gary Anandasangaree e Charles Sousa. Bailao, inoltre, è stata in grado di incassare il sostegno anche di un’importante fetta del mondo sindacale: a suo favore si sono già espressi il CUPE Local 79, il CUPE Local 416, la UNITE HERE Local 75, la LiUNA Local 183 e il Carpenters Local 27.

Senza dimenticare il sostegno ricevuto dal premier dell’Ontario Doug Ford sul progetto di spostamento dello Science Centre nell’area dell’Ontario Place, un via libera che profuma tanto di endorsement, anche se ufficialmente il leader Progresive Conservative ha già fatto sapere di non volersi intromettere negli affari municipali.

Eppure, in questa fase, la macchina politica messa in moto dalla Bailao sembra avere una marcia in più rispetto a quella degli altri candidati.

La scorsa settimana l’ex vice sindaco ha presentato una piattaforma programmatica in cinque punti che ha riscosso un discreto consenso.

Il consigliere comunale Anthony Perruzza, invece, ha visitato una famiglia a Etobicoke con l’obiettivo di mettere in evidenza come il crescente costo della vita rappresenti uno dei principali problemi che affliggono Toronto.

Secondo Perruzza, per un numero crescente di famiglie di Toronto, tasse di proprietà più elevate e costi della città significano spingere il bilancio familiare oltre il limite.

“La città – fa sapere – non dovrebbe mettere i residenti in una posizione in cui devono vendere le loro case o lavorare fino a 70 anni per pagare le tasse di proprietà”, ha detto Perruzza. “Non possiamo avere una città vivace se le famiglie stanno lottando con i pagamenti, che si tratti di tariffe TTC elevate, tasse o tasse di proprietà. Dovremmo essere lì per i residenti, fornendo servizi pubblici che aiutino le famiglie, non tasse regressive che li spingono fuori dalla città perché non possono permettersi di vivere qui”.

La priorità di Perruzza è “aiutare i torontini a cavarsela in questi tempi difficili. Come sindaco, fermerà gli aumenti della tassa di proprietà, delle tariffe TTC e delle tasse di utilizzo”. Il candidato sindaco italocanadese chiede un accordo migliore per Toronto, visto che la città dà 2,2 miliardi di dollari in tasse di proprietà al governo provinciale ogni anno.

Olivia Chow è tornata a discutere del problema degli affitti, che negli ultimi mesi hanno raggiunto livelli proibitivi per molte famiglie. “Nello stesso mese in cui gli affitti medi raggiungono i 3000 dollari, sentiamo che le banche alimentari sono a un “punto di rottura – sottolinea l’ex deputata federale dell’Ndp – La sicurezza alimentare e l’alloggio sono inestricabilmente legati. Mi impegno a investire in alloggi a prezzi accessibili e protezioni per gli affittuari per garantire che tutti abbiano un tetto sopra la testa”.