CORRIERE CANADESE / Corsa a sindaco, Olivia Chow annuncia la sua candidatura

TORONTO – Olivia Chow (nella foto sopra) rompe gli indugi e annuncia la sua candidatura alla corsa a sindaco. Il nome dell’ex parlamentare neodemocratica, già candidata alla carica di primo cittadino nel 2014, girava da parecchio tempo come uno delle potenziali candidature al dopo-Tory, tanto che in numerosi sondaggi veniva aggiunto alla lista dei pretendenti ufficiali. Da ieri mattina la Chow entra ufficialmente nella griglia delle candidature, andando a completare una lista lunghissima con molti nomi di peso: in tutto 47. “Vivere a Toronto sta diventando sempre più difficile – ha dichiarato – questa è ancora una grande città, ma non per tutti. È una situazione che deve cambiare”.

Durante il suo annuncio, la vedova dell’ex leader dell’Ndp Jack Layton non è voluta entrare nello specifico della sua piattaforma programmatica – “per quella avremo tempo nei prossimi giorni” ha sottolineato – anche se su uno dei temi specifici che sta caratterizzando questa campagna elettorale, quello del destino dell’Ontario Place, non ha nascosto le proprie preferenze: no quindi all’idea di spostare l’Ontario Science Centre, proposta avanzata qualche settimana fa da Ana Bailao che ha incassato l’appoggio del premier dell’Ontario Doug Ford. L’ex deputata, inoltre, ha lasciato intendere che nel caso in cui venisse eletta, non eserciterebbe i nuovi poteri attribuiti al sindaco di Toronto dalla legge provinciale, con i quali per portare avanti la propria agenda il primo cittadino ha bisogno del sostegno di appena otto consiglieri comunali.

“In questo momento – ha sottolineato Chow – le persone in tutta Toronto si sentono bloccate: bloccate in attesa di alloggi, bloccate nel traffico, bloccate in attesa di autobus, uno spazio per l’infanzia, programmi ricreativi. E anche bloccate in attesa, quando chiamano il 911. Per molti di noi, la vita nella nostra città sta diventando più difficile e abbiamo urgente bisogno di costruire una città che si preoccupi. So cosa si prova a preoccuparsi di avere abbastanza soldi per l’affitto e il cibo. Ecco perché non sono mai stata in grado di stare a guardare. Ho passato la mia vita a costruire ponti tra comunità, leader e politici di tutte le parti per fare le cose. Ecco chi sono. È stato il lavoro della mia vita per potenziare le comunità e insieme abbiamo ottenuto risultati. Abbiamo creato programmi che nutrono migliaia di bambini nelle scuole di tutta la città. Ci siamo assicurati che il 911 fosse disponibile in centinaia di lingue in modo che tutti potessero ottenere aiuto in caso di emergenza e abbiamo portato l’accesso alle cure dentistiche per le famiglie bisognose“.

“In questo momento, Toronto si trova di fronte a un bivio. Possiamo cedere alla paura e al pessimismo e non fare nulla. Oppure possiamo scegliere di incanalare la nostra frustrazione nella speranza. Possiamo aprire il municipio e lavorare insieme per costruire una città più attenta, economica e più sicura. Ho fatto la mia scelta. Mi candido a sindaco”.

Olivia Chow ha alle spalle una lunga carriera politica, iniziata nel 1991 con l’elezione a consigliere comunale nel Metropolitan Toronto Council. Tra il 2006 e il 2014 è stata deputata federale dell’Ndp, prima di venir sconfitta dal liberale Adam Vaughan nella tornata elettorale del 2015,

Nel 2014 si candidò alla corsa a sindaco a Toronto sfidando John Tory e Doug Ford. Il risultato non fu positivo, arrivando terza con il 23,15 per cento dei consensi.

Quella della Chow è solo l’ultima di una lunga lista di candidature di peso per la carica di sindaco a Toronto. Tra gli altri numerosi candidati troviamo i consiglieri comunali Josh Matlow e Brad bradford, l’ex vice sindaco Ana Bailao, gli ex consiglieri comunali Giorgio Mammoliti e Rob Davis, la deputata provinciale liberale Mitzie Hunter, l’ex capo della polizia di Toronto Mark Saunders, l’ex deputata federale Celina Caesar-Chavannes, l’imprenditore italocanadese Frank D’Angelo e il giornalista Anthony Furey.