CORRIERE CANADESE / Mezzi pubblici, sempre più violenza e paura

TORONTO – Appena un giorno dopo l’accoltellamento nella stazione metropolitana di Keele che è costato la vita al 16enne Gabriel Magalhaes, un uomo è stato ferito da alcuni fendenti su un autobus del TTC vicino a Keele Street e Donald Avenue. Sono sempre più frequenti gli atti di violenza sui mezzi pubblici di Toronto e gli utenti del servizio non si sentono sicuri a usare tram, pullman e treni della metro per spostarsi. L’ansia sta attanagliando sempre più chi è costretto a usare i mezzi pubblici per recarsi al lavoro mentre sono sempre più numerose le persone che se possono, evitano di usarli.

Atti di violenza, quelli che da mesi insanguinano il sistema dei trasporti della città, che il più delle volte sono “deliberati e del tutto casuali”. Nessuna lite precedente, nessun segnale, spesso la ferocia viene perpetrata contro perfetti sconosciuti che hanno la sola colpa di trovarsi “nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Ultimo della serie è stato proprio Gabriel Magalhaes, 16 anni, studente modello, che era seduto su una panchina al piano inferiore della stazione della metro quando un sospetto – poi identificato come il 22enne Jordan O’Brien-Tobin – si è avvicinato e lo ha accoltellato numerose volte. Inutile la corsa in ospedale, per l’adolescente, non c’è stato nulla da fare. Incredulità e dolore è quel che si respira nella scuola frequentata dal ragazzo. Jennifer Kurtz, preside dell’Etobicoke Collegiate Institute, ha detto che Gabriel era uno studente educato, rispettoso a cui piaceva studiare e che la sua morte è una “tragica perdita”.

L’accusa della quale dovrà rispondere O’Brien-Tolbin, senzatetto di Toronto, è quella di omicidio di primo grado.

Sebbene il chair del TTC Jon Burnside pur condannando gli atti di violenza nel sistema dei trasporti pubblici seguiti a ribadire che “viaggiare continua ad essere sicuro”, i numeri provano il contrario. Gli incidenti violenti sul TTC sono aumentati di oltre il 60% dal 2019, secondo i dati diffusi a febbraio dal Toronto Transit Commission. Gli accoltellamenti dei gionri scorsi sono gli ultimi di una serie di atti di violenza sul sistema di trasporto pubblico della città, che a gennaio hanno portato all’aggiunta di 80 agenti di polizia di Toronto in varie stazioni del TTC.

Nell’arco di un mese tra gennaio e febbraio, la polizia di Toronto ha notificato al pubblico almeno 14 diversi reati violenti contro utenti dei trasporti o dipendenti.

In una dichiarazione, il vicesindaco di Toronto Jennifer McKelvie ha definito l’omicidio dell’adolescente una “tragedia”. “I miei pensieri sono con la famiglia e gli amici di Gabriel Magalhaes che stanno piangendo la sua perdita – ha detto – spero che l’individuo responsabile di questo omicidio risponda delle sue azioni di fronte alla giustizia”. “Questa è una tragedia a tutti gli effetti – ha aggiunto Stuart Green, specialista senior delle comunicazioni per il TTC – abbiamo assistito a una tendenza generale al ribasso nel numero di incidenti gravi, trasportiamo centinaia di milioni di persone all’anno senza incidenti, ma comprendiamo assolutamente che in giorni come questi, le persone si sentano un po’ nervose, agitate. Lo capiamo perfettamente”.

Nel frattempo Amalgamated Transit Union (ATU) Local 113, che rappresenta gli operatori TTC e gli addetti alla manutenzione, esprime sgomento per l’aumento della violenza sul sistema di transito di Toronto. “Le elezioni sono vicine. Toronto ha bisogno di un sindaco che capisca che lo stanziamento di fondi per il trasporto pubblico non è un costo, è un investimento: un investimento nella sicurezza del trasporto pubblico e nel mantenimento di un servizio affidabile”, si legge nel comunicato.