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L’appello di una ragazza russa
riaccende le speranze per Denise,
scomparsa da sedici anni

MAZARA DEL VALLO (Trapani) – Sedici anni fa una madre italiana, Piera Maggio, denunciò la scomparsa della sua bambina di appena quattro anni: Denise Pipitone, svanita nel nulla mentre giocava davanti a casa sua a Mazara del Vallo, nel trapanese, in Sicilia. Oggi, l’appello di una ragazza russa che sta cercando la sua famiglia riaccende la speranza: si tratta di Olesya Rostova, 20 anni.La giovane ha lanciato un appello in una tv russa, raccontando di essere stata rapita da piccola e di essere stata trovata, quando aveva appena cinque anni (nel 2005) in una stazione in compagnia di una nomade: fu allora affidata ad un orfanotrofio ed oggi è alla ricerca della sua famiglia. E la trasmissione televisiva italiana “Chi l’ha visto?”, che si occupa dei casi di persone scomparse, ha rilanciato il suo appello pochi giorni fa, ospitando in studio Piera Maggio, la madre di Denise, la cui somiglianza con Olesya è impressionante (nelle foto sopra, da sinistra in senso orario: la ragazza russa, Piera Maggio e Denise Pipitone poco prima della scomparsa). Coinciderebbero anche i dati anagrafici e quindi adesso c’è grande attesa per l’esito del test del Dna al quale Olesya si sarebbe già sottoposta. “In questi anni abbiamo visto tanti avvistamenti e segnalazioni – ha detto Giacomo Frazzitta, il legale di Piera Maggio, all’agenzia di stampa Adnkronos – . Questa volta, però, stiamo seguendo una strada diversa, non abbiamo avviato i canali burocratici, giudiziari, internazionali. C’è un contatto più diretto e speriamo di poter arrivare prima rispetto a quei canali”. Forse già nel weekend.

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