CORRIERE CANADESE / Ontario Science Centre, scoppia la polemica

TORONTO – È un annuncio che continua a far discutere quello fatto la scorsa settimana da Doug Ford. Il premier dell’Ontario ieri ha chiarito che il centro benessere privato, che verrà costruito come parte della riqualificazione di Ontario Place, non costerà nulla ai contribuenti, ma è stato poco chiaro riguardo gli altri costi associati all’intero progetto. “Non ci sono soldi pubblici in questo accordo… non costerà nulla ai contribuenti – ha detto Ford durante una conferenza stampa a Etobicoke – con altri sostenitori da un’altra parte, alla fine sarà così. Non posso rivelare nulla senza avere la conferma e i numeri esatti”. 

Ford non ha voluto entrare nei dettagli relativi a ciò che includevano gli “altri fautori” del progetto, e si è guardato bene dal rivelare il costo del previsto parcheggio sotterraneo di cinque piani – del quale, ha detto, la provincia sarà proprietaria e da cui genererà reddito – e quello dello sgombero del terreno per la costruzione.

Nonostante ciò, ha affermato che “sarà sempre trasparente” sui dettagli della revisione dello spazio sul lungolago, che secondo il leader dell’NDP Marit Stiles costerà ai contribuenti circa 650 milioni di dollari.

La notizia che la provincia aveva firmato un contratto di locazione di 95 anni con Therme Canada per gestire il centro benessere non è stata confermata dai funzionari del governo, ma Ford ha detto che si tratta di un lasso di tempo “piuttosto usuale” in un investimento di questa grandezza.

Il governo ha dichiarato che il costruttore austriaco stanzierà 500 milioni di dollari per la costruzione della spa di 22.000 metri quadrati mentre il ministro delle Infrastrutture Kinga Surma ha aggiunto che Therme continuerà a investire nel terreno pubblico circostante, che sarà costituito da 48.000 metri quadrati.

Una settimana dopo aver annunciato che l’Ontario Science Centre sarebbe stato trasferito per completare la riprogettazione dell’Ontario Space, Ford si è detto entusiasta di collaborare con la città per realizzare una nuova scuola o un centro comunitario nel sito.

Il premier aveva precedentemente affermato di voler costruire alloggi nel sito, di cui, secondo lui, l’area aveva “un disperato bisogno”.

Da allora, un portavoce della città di Toronto ha confermato a CTV News Toronto che il vecchio Science Centre può essere demolito ma che deve essere sostituito da una struttura che si prefigga lo “scopo di operare come un centro scientifico”.

Nel frattempo altri nodi vengono al pettine: nonostante possieda il terreno su cui l’Ontario Science Centre si trova attualmente, la Toronto and Region Conservation Authority (TRCA) ha detto di non essere stata consultata riguardo la decisione di spostare il museo della scienza.

La TRCA ha dichiarato di non aver discusso con il governo della provincia neppure della eventuale costruzione di alloggi e tantomeno dell’annullamento del contratto di locazione del museo che scadrà nel 2064. Inoltre la Toronto and Region Conservation Authority, che possiede circa 32 ettari di terreno nella zona grazie ad un accordo stipulato con la Città di Toronto, ha messo in chiaro che su questo terreno sorge parte del Science Centre e che sono presenti anche burroni, spazi verdi e habitat da proteggere, quindi non consoni ad aventuali costruzioni. L’annuncio del trasferimento del Science Centre, ha detto il cfo Michael Tolensky, li ha colti di sorpresa.

Nella foto in alto, l’Ontario Science Centre (Instagram – lucyemblack)