CORRIERE CANADESE / Voto per il sindaco: cinquanta candidati, ma per i sondaggi sarà una corsa a tre

TORONTO – Sempre più affollata a Toronto la corsa per il dopo-Tory. Con le candidature ufficiali di Thomas Hall e Glen Benway sono in tutto cinquanta i nomi che compongono – al momento – la griglia dei pretendenti alla carica di sindaco di Toronto, una lista che nei prossimi giorni potrebbe addirittura aumentare visto che per candidarsi c’è ancora tempo fino all’inizio di maggio. Mai nella storia politica cittadina avevamo assistito a questi numeri record, anche se secondo i primissimi sondaggi effettuati negli ultimi giorni i candidati in corsa che possono davvero nutrire legittime aspirazioni di vittoria sono molto meno. 

Stando a Mainstreet Research, se si dovesse andare alle urne in questo momento assisteremmo a una corsa a tre dagli esiti incerti. Nelle intenzioni di voto dei torontini, secondo il sondaggio effettuato tra il 19 e il 20 aprile su un campione di 1082 intervistati, Olivia Chow si troverebbe in testa con il 23 per cento dei consensi, tallonata da Ana Bailao al 19 per cento e da Josh Matlow al 18 per cento.

Fuori dal podio restano l’ex capo della polizia cittadina Mark Saunders, che viaggia attorno al 14 per cento delle intenzioni di voto, Mitzie Hunter e Brad Bradford, appaiati al 7 per cento. Staccatissimi tutti gli altri.

Si tratta, è bene sottolinearlo, di sondaggi assolutamente preliminari, realizzati quando la campagna elettorale non è nemmeno ufficialmente iniziata: di conseguenza gli umori dell’elettorato da qui al 26 giugno, data del voto, potranno mutare anche in modo significativo.

Fatto sta che i candidati sono già in piena corsa, nel tentativo di crearsi un perimetro politico di riferimento che li possa distinguere dagli altri, visto anche il sovraffollamento nelle liste del quale abbiano accennato poc’anzi.

Pur non essendoci alcuna affiliazione partitica, con il diretto coinvolgimento dei partiti, i vari candidati vanno ad occupare una determinata area politica di riferimento.

A sinistra, lo scontro principale è tra l’ex deputata federale dell’Ndp Olivia Chow, che ha impostato la propria campagna elettorale su temi di carattere sociali, e i consiglieri comunali Josh Matlow e Anthony Perruzza. Proprio il politico italocanadese, la scorsa settimana, ha lanciato la sua campagna elettorale con un piano per affrontare il problema del costo della vita alle stelle e sciogliere il nodo dell’aumento delle tasse sulle case.

Al centro è la Bailao la candidata di riferimento, con il suo piano di spostamento del Science Centre nell’area dell’Ontario Place che ha trovato l’appoggio del premier dell’Ontario Doug Ford. L’ex vice sindaca di Toronto dovrà però fare i conti con la deputata provinciale liberale Mitzie Hunter, anche lei in cerca di garantirsi una fetta dell’elettorato moderato di Toronto.

A destra, invece, i sondaggi ci suggeriscono il possibile scontro tra Saunders – che impostato la sua campagna sul tema della sicurezza, in particolare nei mezzi e nelle stazioni della Ttc – e Bradford, con il possibile inserimento dell’ex consigliere comunale Giorgio Mammoliti e con l’outsider Anthony Furey, che ha gettato sul tavolo della discussione un tema scottante che continua a dividere i residenti di Toronto, quello delle piste ciclabili.